Immaginate di portare sul vostro corpo un ricordo indelebile di una delle pagine più buie della storia dell'umanità, un tatuaggio che vi identifica come sopravvissuti ai campi di concentramento. Ora immaginate di scrivere qualcosa sui social media e di vedere qualcuno rispondere con un riferimento a quel numero, come se fosse semplicemente un dato anagrafico. Questa è la realtà che ha vissuto Liliana Segre, quando Fabio Meroni, capogruppo della Lega nel Consiglio Comunale di Vissone, ha deciso di usare il suo numero di prigionia per attaccarla in un commento su un articolo che riportava una sua dichiarazione pro vaccini.
In questo episodio di Ciao Internet, esploro la disumanizzazione che si è verificata durante il terzo Reich e come essa continui a manifestarsi nei giorni nostri, in particolare sui social media. La questione di fondo è il modo in cui la società reagisce a tali incidenti. Meroni, inizialmente, non si è scusato, affermando che non intendeva offendere la Senatrice Segre e che il suo riferimento al numero era una scelta per evitare il ban da Facebook, poiché non condivideva la sua posizione sui vaccini. Tuttavia, le sue scuse sono state tardive e accompagnate da giustificazioni che riflettono un modo di gestire l'odio online che purtroppo è diventato comune: il tentativo di minimizzare la propria responsabilità e di distorcere le scuse in modo da sembrare vittima di un clima d'odio.
Questa situazione ci porta a riflettere sulla necessità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e parole sui social media. Non possiamo più considerare il mondo virtuale come separato dal reale; le azioni online devono avere conseguenze concrete. È un tema che tocco spesso nel mio lavoro quotidiano, occupandomi di reputazione e di come la rete ci cambia.
Vi invito a pensare a queste dinamiche e a farmi sapere le vostre opinioni. Come sempre, vi ringrazio per avermi ascoltato e vi incoraggio a seguire Ciao Internet su YouTube, Telegram e tramite la nostra newsletter per non perdere i prossimi episodi.

I contenuti dell'Episodio #923
In questo episodio di Ciao Internet, parlo di un caso recente di disumanizzazione sui social media che coinvolge Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento. Esamino le implicazioni di un commento inappropriato fatto da Fabio Meroni, capogruppo della Lega nel Consiglio Comunale di Vissone, e rifletto sulla responsabilità delle parole e delle azioni online.