1030. PimEyes è il sito più pericoloso che potete trovare online...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 23.06.2022

Copertina del video: 1030. PimEyes è il sito più pericoloso che potete trovare online...

In questa Puntata

Un nuovo servizio di riconoscimento facciale accessibile al pubblico solleva preoccupazioni sulla privacy. La tecnologia, che permette di identificare persone attraverso foto caricate online, potrebbe essere utilizzata per scopi malevoli, come il revenge porn o la sorveglianza non autorizzata. Le implicazioni legali e etiche sono significative, e il Garante Privacy potrebbe intervenire per regolamentare l'uso di tali tecnologie.
Oggi ho voluto condividere con Guido Scorza una scoperta inquietante: un servizio di riconoscimento facciale chiamato P-Mize, che permette a chiunque di caricare una foto e scoprire dove quella persona appare online. Abbiamo esplorato insieme le potenziali implicazioni di questa tecnologia, che offre la possibilità di identificare individui attraverso immagini pubbliche, sollevando numerosi interrogativi etici e legali.

Uno degli usi legittimi potrebbe essere verificare l'identità di qualcuno conosciuto su un'app di incontri. Tuttavia, il rischio è che si possa scoprire l'identità di una persona che preferisce restare anonima. Più preoccupante è l'uso di questa tecnologia per identificare persone in video di revenge porn o per sorveglianza non autorizzata tramite telecamere private.

Guido ha sottolineato che, sebbene la proposizione commerciale del servizio sembri legittima, le implicazioni per la privacy sono enormi. Il servizio permette di caricare immagini senza il consenso della persona ritratta, violando il GDPR. Questo comporta che i dati biometrici delle persone vengano trattati senza una base legale, esponendo gli utenti a potenziali abusi.

Abbiamo discusso delle somiglianze con Clearview AI, una tecnologia simile riservata alle forze dell'ordine, che ha già sollevato molte critiche e portato a sanzioni. P-Mize, invece, è accessibile a tutti, il che amplifica i rischi di un uso improprio. Guido ha evidenziato che, nonostante il servizio chieda agli utenti di confermare di caricare solo le proprie foto, non c'è un vero controllo su questo aspetto.

Infine, abbiamo parlato delle possibili azioni che il Garante Privacy potrebbe intraprendere. Chiunque si senta leso nei propri diritti può presentare un reclamo, e l'autorità potrebbe avviare un'indagine. Tuttavia, la giurisdizione del servizio, basato in Belize, potrebbe complicare le cose.

In sintesi, mentre la tecnologia avanza, è fondamentale che le normative sulla privacy si adattino per proteggere gli individui da potenziali abusi. La discussione ha messo in luce la necessità di un dibattito continuo su come bilanciare innovazione e diritti personali.

🎙️ Ospite: Guido Scorza, componente del Garante Privacy.