Google multata per 4miliardi di euro, e ne parliamo con Carlo Stagnaro, Istituto Bruno Leoni.

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 16.09.2022

Copertina del video: 1063. Google multata per 4miliardi di euro, e ne parliamo con Carlo Stagnaro, Istituto Bruno Leoni.

I contenuti dell'Episodio #1063

In questo episodio di Ciao Internet, abbiamo affrontato un tema di grande attualità e rilevanza economica: la multa di 4 miliardi di euro imposta a Google dall'Unione Europea. Ho avuto il piacere di discutere di questo argomento con Carlo Stagnaro, direttore delle ricerche e studi dell'Istituto Bruno Leoni. Insieme, abbiamo esaminato le ragioni dietro questa sanzione e le sue implicazioni per il mercato della tecnologia e della concorrenza.
L'episodio si apre con una introduzione alla sanzione di 4 miliardi di euro inflitta a Google dall'Unione Europea, una delle più grandi mai comminate. Questa multa deriva da una lunga battaglia legale iniziata nel 2015, che coinvolge questioni di concorrenza e pratiche di mercato. Per approfondire il tema, ho invitato Carlo Stagnaro, un esperto di economia digitale e concorrenza, a discutere con me i dettagli della vicenda.

Carlo ha spiegato che tutto è iniziato con una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea contro Google, incentrata principalmente su restrizioni imposte ai produttori di smartphone. Google avrebbe abusato della sua posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi per smartphone, costringendo i produttori a preinstallare le sue applicazioni come condizione per l'accesso al Google Play Store. Inoltre, i produttori dovevano rinunciare a commercializzare dispositivi con versioni di Android non approvate da Google.

Abbiamo analizzato le tre principali accuse mosse dalla Commissione: le restrizioni sui produttori per l'installazione di applicazioni Google, l'obbligo di utilizzare solo versioni approvate di Android e gli accordi commerciali che penalizzavano i produttori che non rispettavano queste condizioni. Carlo ha sottolineato che, mentre una delle pratiche è stata abbandonata da Google, le altre due rimangono problematiche.

Un punto fondamentale della discussione è stato il concetto di mercato rilevante. La Commissione ha definito il mercato rilevante come quello degli smartphone con sistemi operativi aperti, escludendo Apple e il suo sistema chiuso. Carlo ha messo in dubbio questa definizione, sostenendo che includere tutti i sistemi operativi sarebbe stato più appropriato per valutare realmente la concorrenza.

Abbiamo anche parlato della reazione dei consumatori alle applicazioni preinstallate. Carlo ha argomentato che i consumatori spesso scaricano applicazioni alternative, suggerendo che la presenza di Google Search e Chrome sui dispositivi non impedisce necessariamente la concorrenza. Infine, abbiamo discusso del Digital Markets Act (DMA) e delle sue implicazioni per la regolamentazione dei mercati digitali, mettendo in luce alcune contraddizioni tra le decisioni antitrust e il nuovo quadro normativo europeo.