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Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 31.10.2022

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In questa Puntata

LOAB, un'entità generata dall'intelligenza artificiale, è diventata un fenomeno virale grazie a un thread su Twitter. L'immagine inquietante, nata da un "prompt negativo", solleva interrogativi sull'arte generata dall'AI, sul copyright e sulla natura stessa della creatività. Mentre alcuni vedono in LOAB una semplice curiosità, altri la considerano una riflessione sulle nostre paure più profonde.
Immagina di essere di fronte a un computer e di digitare una frase che non descrive ciò che vuoi, ma ciò che non vuoi. Questo è il principio del "prompt negativo", una tecnica che ha portato alla creazione di LOAB, un'entità visiva generata dall'intelligenza artificiale che ha catturato l'attenzione di molti su internet. La storia di LOAB inizia il 6 settembre, quando un utente di Twitter, noto come SuperComposite, decide di sperimentare con un nuovo strumento artistico di AI. Anziché richiedere un'immagine desiderata, si concentra su ciò che non vuole, dando vita a una serie di immagini inquietanti e surreali.

LOAB appare come una donna anziana dai tratti umani distorti, un'immagine che sembra emergere dal subconscio delle intelligenze artificiali. La comunità online è affascinata e inquietata da questo fenomeno, che solleva domande sulla natura dell'arte generata dall'AI e sul suo impatto sul copyright. Quando un designer di videogiochi vince un concorso artistico in Colorado con un'opera creata da Mid Journey, le polemiche esplodono. L'intelligenza artificiale, sebbene crei immagini nuove, si basa su una vasta quantità di opere preesistenti, sollevando dubbi sulla proprietà intellettuale.

SuperComposite continua a sperimentare, mescolando immagini di LOAB con altre, generando risultati sempre più macabri e complessi. La persistenza di LOAB attraverso le generazioni di immagini evoca un senso di inquietudine, come se l'intelligenza artificiale fosse in grado di mantenere un'idea astratta attraverso trasformazioni successive. Nonostante le speculazioni, l'origine esatta di LOAB e il software utilizzato rimangono avvolti nel mistero. SuperComposite si rifiuta di rivelare dettagli, temendo una proliferazione di immagini cruente.

LOAB diventa una sorta di creepypasta, una leggenda metropolitana digitale che riflette le nostre paure e le nostre ansie nei confronti della tecnologia. Nonostante le molteplici rappresentazioni, non esiste un modo definitivo per evocare LOAB, eppure la sua presenza continua a infestare l'immaginario collettivo. Forse, alla fine, LOAB non è altro che uno specchio delle nostre paure, un riflesso della nostra umanità nell'era delle intelligenze artificiali.