1088. Il pessimo video e la pessima comunicazione di crisi del deputato Aboubakar Soumahoro

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 24.11.2022

Copertina del video: 1088. Il pessimo video e la pessima comunicazione di crisi del deputato Aboubakar Soumahoro

In questa Puntata

Abubakar Soumaoro, deputato e attivista italiano, si trova al centro di un'indagine che coinvolge la sua famiglia allargata, suscitando un dibattito sulla sua risposta emotiva attraverso un video di scuse. Analisi critica della sua comunicazione di crisi, evidenziando i rischi di una gestione inadeguata delle emozioni e la necessità di un approccio strategico per mantenere la fiducia del pubblico e affrontare le accuse con trasparenza.
Oggi ho voluto approfondire il caso di Abubakar Soumaoro, un deputato noto per le sue battaglie sindacali e sociali, che si è ritrovato coinvolto in un'indagine riguardante presunte irregolarità finanziarie legate a cooperative gestite dalla sua famiglia. Sebbene non sia direttamente accusato, il suo coinvolgimento mediatico ha sollevato questioni sulla sua risposta comunicativa.

Soumaoro è una figura carismatica, conosciuta per il suo approccio teatrale e diretto sui social media. Tuttavia, la sua reazione all'indagine, attraverso un video emotivo, ha sollevato diverse critiche. Il video inizia con una domanda retorica: "Mi dite cosa vi ho fatto?", seguita da un racconto personale delle sue lotte per i diritti dei lavoratori. Questa scelta comunicativa, sebbene comprensibile dal punto di vista umano, presenta diversi rischi quando si tratta di gestione della crisi.

In situazioni di crisi, è fondamentale bilanciare l'emotività con la razionalità. Mostrare emozioni può creare empatia, ma deve essere fatto con autenticità e controllo. Soumaoro, nel suo video, alterna momenti di vulnerabilità a toni aggressivi, il che può essere percepito come una mancanza di coerenza e controllo. Questo cambio repentino di registro può far sembrare la comunicazione forzata o manipolativa, rischiando di alienare una parte del pubblico.

Inoltre, il focus del messaggio dovrebbe essere sulla trasparenza e sulla rassicurazione. Invece di concentrarsi sulle sue emozioni personali, Soumaoro avrebbe potuto utilizzare l'opportunità per ribadire il suo sostegno alle indagini, dimostrare fiducia nel sistema legale e chiarire la sua posizione rispetto alle accuse. Questo approccio avrebbe potuto rafforzare la fiducia del pubblico e minimizzare i danni alla sua reputazione.

Infine, è cruciale ricordare che la gestione della crisi richiede una strategia comunicativa ben ponderata. Soumaoro, con il suo ruolo pubblico, ha la responsabilità di rappresentare non solo se stesso, ma anche le cause che sostiene. Un consulente esperto in comunicazione di crisi avrebbe potuto guidarlo nel formulare un messaggio che fosse al contempo emotivo e rassicurante, proteggendo così la sua immagine pubblica e quella del movimento che rappresenta.

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