111. I tassisti sono già morti, ma ancora non lo hanno capito...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 25.02.2017

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In questa Puntata

La discussione tra taxi e Uber non è solo una questione di concorrenza, ma rappresenta il declino inevitabile di una professione di fronte al progresso tecnologico. Mentre i tassisti vedono minacciata la loro sopravvivenza, il vero nemico potrebbe essere rappresentato dai servizi di auto condivise come Car2Go e Enjoy. L'automazione e i veicoli a guida autonoma cambieranno radicalmente il panorama del trasporto urbano, rendendo obsoleti molti lavori tradizionali.
Oggi affrontiamo il tema controverso del conflitto tra taxi e Uber, una questione che va ben oltre la semplice competizione tra due servizi. In realtà, stiamo assistendo al crepuscolo di un monopolio naturale, dove i tassisti, nonostante i privilegi e le autorizzazioni, si trovano di fronte a un cambiamento inevitabile. La professione del tassista è destinata a scomparire, non tanto per la liberalizzazione del mercato, ma per l'avanzamento tecnologico che sostituisce progressivamente molte professioni, anche più complesse.

I tassisti, in un certo senso, sono già "morti che camminano", vittime di un progresso che non risparmia nessuno. Come è accaduto in passato con gli operatori di ascensori o gli accenditori di lampioni, l'automazione sta facendo il suo corso. La vera minaccia non è Uber, ma i servizi di condivisione di veicoli come Car2Go ed Enjoy, che offrono un'alternativa più diretta e meno regolamentata. Questi servizi non necessitano di licenze o di interventi normativi per operare, e il loro modello di business è pronto ad accogliere i veicoli a guida autonoma non appena saranno disponibili.

Uber, dal canto suo, utilizza gli autisti come insegnanti temporanei per le sue intelligenze artificiali, in attesa che le macchine a guida autonoma diventino una realtà diffusa. Gli autisti di Uber, così come i tassisti, sono destinati a essere rimpiazzati, ma per ora servono a mappare le città e a testare il servizio.

Per quanto riguarda le licenze taxi, l'idea che lo Stato debba rimborsare i tassisti per un investimento che si sta svalutando è discutibile. Paragonabile a un investimento ad alto rischio, una licenza taxi è un asset che potrebbe perdere valore rapidamente. L'acquisto di licenze da parte di network di veicoli autonomi potrebbe essere una soluzione, ma richiederebbe adeguamenti normativi.

Infine, il comportamento aggressivo di alcuni tassisti durante le proteste ha avuto l'effetto opposto, spingendo più persone verso Uber. È importante considerare le opinioni di tutti e cercare soluzioni che possano rendere la transizione meno dolorosa per chi è coinvolto.

🎙️ Ospite: Nessun ospite presente in questa puntata.