FAKE NEWS: siete sicuri di avere la risposta?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 01.03.2017

Copertina del video: 114. FAKE NEWS: siete sicuri di avere la risposta?

I contenuti dell'Episodio #114

In questa puntata di "Ciao Internet", rifletto su una domanda che mi è stata posta durante un master del Sole 24 Ore: cosa stanno facendo i social network per combattere le fake news? Esploro le complessità e le problematiche legate alla gestione delle fake news, sottolineando come non esista una soluzione semplice e come la questione sia intrinsecamente legata a dinamiche politiche e sociali.
Ciao Internet! Oggi voglio condividere una riflessione che nasce da un'esperienza al master in comunicazione del Sole 24 Ore. Un ragazzo mi ha chiesto cosa intendano fare i social network, come Facebook, per contrastare le fake news. La domanda mi ha colto di sorpresa, non tanto per il suo contenuto, quanto per la complessità che nasconde.

Il problema delle fake news è uno dei più intricati che ci troviamo ad affrontare. Si tende a pensare che basti bloccarle o segnalarle, ma la realtà è ben diversa. La questione principale è: chi decide cosa è una fake news? È una domanda che apre uno scenario di conflitti di interesse e problematiche politiche. Non possiamo semplicemente affidare questo compito a un governo o a un ente privato come Facebook, perché entrambi potrebbero abusare di questo potere.

Immaginate un mondo in cui Facebook decide autonomamente cosa è una fake news. L'informazione diventerebbe soggetta ai capricci di un'entità sovranazionale, con tutte le implicazioni che ciò comporta. E se lasciassimo ai governi la decisione? Ci troveremmo a gestire migliaia di contenuti al giorno, con il rischio che alcuni stati meno democratici ne approfittino per censurare informazioni scomode.

La tecnologia offre alcune soluzioni, come il fact checking o la segnalazione di contenuti inaffidabili, ma queste misure rischiano di essere percepite come sigilli di qualità dai complottisti. E poi c'è il problema dei tempi: le fake news si diffondono rapidamente, e i processi legali tradizionali non sono abbastanza veloci per contrastarle efficacemente.

Alcune proposte suggeriscono di concentrare gli sforzi su quel 20% di contenuti che genera l'80% della disinformazione, secondo il principio di Pareto. Altri suggeriscono di limitare la diffusione delle notizie ai soli enti accreditati, come i giornali. Tuttavia, anche i media tradizionali non sono esenti da colpe, spesso veicolando essi stessi fake news.

In definitiva, non esiste una soluzione semplice al problema delle fake news. Ogni opzione presenta potenziali rischi e benefici, e la vera sfida è trovare un equilibrio che minimizzi i danni. Prima di chiedere a Facebook di risolvere il problema, dobbiamo tutti riflettere su queste complessità e proporre soluzioni concrete. Grazie per avermi ascoltato, e come sempre, stote parati!