Per Facebook NO ironia e SÌ al Fascismo #115

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 20.02.2017

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In questa Puntata

Facebook ha bloccato un profilo a causa di un post considerato razzista, ma continua a tollerare contenuti violenti e inappropriati. La piattaforma affronta critiche per la gestione incoerente dei contenuti, sollevando interrogativi sulla sua capacità di distinguere tra fake news e contenuti dannosi.
Nelle ultime 24 ore, il mio profilo Facebook è stato bloccato a causa di un contenuto che la piattaforma ha giudicato razzista. Il post in questione faceva riferimento a un manifesto controverso della Lorenzin, che aveva suscitato molte polemiche per la rappresentazione stereotipata di persone di diverse etnie. Facebook ha rimosso il contenuto, e devo ammettere che, secondo le loro politiche, la decisione potrebbe avere una giustificazione.

Tuttavia, il problema più grande è la gestione dei contenuti da parte di Facebook. Nonostante il mio status di utente verificato, e la possibilità di risolvere rapidamente questi problemi grazie ai contatti giusti, rimane il fatto che la piattaforma spesso permette la diffusione di contenuti molto più dannosi. Ad esempio, post che incitano alla violenza contro le donne o che contengono materiale pedopornografico rimangono online anche dopo essere stati segnalati. Inoltre, Facebook sembra tollerare ideologie estremiste, come il fascismo, anche quando si trasformano in minacce di terrorismo armato.

Questa incoerenza solleva domande importanti: possiamo davvero fidarci di Facebook per determinare cosa sia una fake news e cosa no? La piattaforma è in grado di gestire efficacemente i contenuti dannosi e proteggere i suoi utenti? Questi sono interrogativi che meritano attenzione, soprattutto considerando l'influenza di Facebook nella diffusione delle informazioni.