David Puente non è Giornalista? Beh, non proprio... E poi c'è Barbara D'Urso!

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 09.10.2023

Copertina del video: David Puente non è Giornalista? Beh, non proprio... E poi c'è Barbara D'Urso! #1182

I contenuti dell'Episodio #1182

In questa puntata di "Ciao Internet", esploro l'ennesima bufala mediatica che coinvolge il giornalista David Puente e il sito dell'Ordine dei Giornalisti, smontando le accuse infondate lanciate da alcune testate. Analizzo anche un caso simile che ha coinvolto Barbara D'Urso, riflettendo sull'importanza della verità in un contesto mediatico spesso dominato da narrative polarizzate.
Ciao Internet! Oggi voglio parlarvi di un caso che ha fatto parecchio rumore: la bufala mediatica che ha coinvolto David Puente, noto cacciatore di bufale e vice direttore di Open. Tutto è iniziato con un articolo pubblicato da Affari Italiani che affermava che David Puente non fosse iscritto all'Ordine dei Giornalisti (ODG). Questa notizia è stata rapidamente smentita, ma non prima di aver causato qualche imbarazzo a Mentana e al team di Open.

Affari Italiani ha dovuto correggere in fretta e furia il suo articolo iniziale, modificandolo in "David Puente non compare sul sito dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti". Questo però non significa che non sia iscritto all'ODG, ma solo che, a causa di un problema di aggiornamento del sito, non risultava visibile online. Ironia della sorte, quando ho controllato io stesso, nemmeno Marcello Foa, il giornalista che ha rilanciato la notizia, risultava presente sul sito.

In realtà, David è regolarmente iscritto all'Ordine della Lombardia. Era sufficiente verificare con una semplice richiesta via PEC. Questo episodio mette in luce una preoccupante mancanza di accuratezza nel fact-checking da parte di alcuni giornalisti, come Giuseppe Vatinno, autore dell'articolo originale. La storia ha poi trovato eco nei circuiti di destra grazie alla risonanza data da Foa.

Passando ad un altro caso di disinformazione, parliamo di Barbara D'Urso, che è stata criticata sui social per aver tenuto un libro al contrario in una foto. Anche qui, l'accusa era infondata: la copertina del catalogo della mostra di Schiele era correttamente orientata. Barbara ha risposto con ironia, pubblicando un'altra foto con la dicitura "questione di punti di vista".

Questi episodi mi portano a riflettere sul ruolo del debunking. Mi chiedo se, nel contesto attuale, serva davvero. Le persone polarizzate hanno già deciso cosa credere e cercano solo conferme per le loro narrative. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi. Potete contattarmi nei link che trovate qui sotto. Intanto, vi auguro una buona settimana e... state parati!