Il concerto di Romanovsky cancellato e il disastroso Comunicato di IUC La Sapienza

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 23.01.2024

Copertina del video: Il concerto di Romanovsky cancellato e il disastroso Comunicato di IUC La Sapienza #1209

I contenuti dell'Episodio #1209

In questo episodio di Ciao Internet, analizziamo la situazione imbarazzante che ha visto protagonista l'università La Sapienza con il suo comunicato stampa riguardante la cancellazione del concerto del pianista controverso Aleksandr Romanowski. Esploriamo le dinamiche di comunicazione di crisi, discutiamo su cosa si sarebbe potuto fare meglio e perché, in fondo, qualcuno ha già vinto in questa situazione, e non è chi ci si aspetterebbe.
Ciao Internet, sono Matteo Flora e oggi vi porto nel vivo di una crisi comunicativa che ha visto protagonista l'università La Sapienza. Tutto inizia con l'annullamento di un concerto del pianista Aleksandr Romanowski, figura controversa spesso associata alla propaganda putiniana. Ma perché tanta polemica? Romanowski, ucraino naturalizzato italiano, è stato al centro delle critiche per una sua esibizione a Donetsk, ripresa da televisioni russe, e per un'intervista rilasciata ai media russi insieme al violinista Petr Lundstrem, noto sostenitore dell'invasione russa dell'Ucraina. Questo ha scatenato una tempesta mediatica e sollevato dubbi sull'opportunità di ospitarlo in una sede pubblica come La Sapienza.

Il comunicato stampa dell'Istituzione Universitaria dei Concerti (IUC) è stato un disastro comunicativo. Strutturato in modo infantile, con elenchi puntati e una mancanza di coerenza stilistica, ha cercato di giustificare l'annullamento citando minacce e attacchi hacker, ma ha finito per sembrare un capriccio più che una dichiarazione ufficiale. Nonostante le critiche, il comunicato ha mostrato un chiaro fallimento nella gestione della crisi comunicativa, perdendo l'occasione di spostare il focus su valori positivi.

La vera questione è che la propaganda russa ha già vinto. In entrambi i casi, che Romanowski suonasse o meno, la narrativa russa sarebbe stata sfruttata a loro favore. Questo episodio dimostra quanto sia essenziale gestire con cura la comunicazione in situazioni di crisi per evitare di cadere in trappole narrative preconfezionate.

Ho proposto un comunicato alternativo, più equilibrato e positivo, che sottolineasse l'importanza dell'arte come linguaggio universale e la tutela della sicurezza pubblica, ringraziando il pianista Alessandro Simoni per la sua disponibilità. Un approccio che avrebbe potuto trasformare una sconfitta in una rivincita comunicativa, spostando l'enfasi sul dialogo e sull'arte come strumenti di pace.

Questa vicenda ci insegna che, anche in situazioni di apparente debolezza, una buona comunicazione può costruire un baluardo solido, rendendo difficile per chiunque attaccare la tua posizione. Aspetto i vostri commenti e opinioni su questa storia e sulla mia consulenza gratuita alla Sapienza. Grazie per avermi ascoltato.