Forse stiamo esagerando? Google, Apple, Discord davvero "aiutano" le applicazioni di Nudify? #1318

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 13.09.2024

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In questa Puntata

Le applicazioni che utilizzano intelligenze artificiali per creare immagini di nudo non consensuali sollevano preoccupazioni etiche e legali. La promozione di tali servizi da parte di grandi piattaforme come Google è problematica, mentre l'uso di servizi di autenticazione standard da parte di siti controversi non dovrebbe essere equiparato a promozione attiva. È necessaria una distinzione chiara per evitare di sminuire la gravità delle azioni realmente dannose.
In questo episodio, ho deciso di affrontare un tema che mi sta particolarmente a cuore: la proliferazione di applicazioni che utilizzano intelligenze artificiali per creare immagini di nudo non consensuali, un fenomeno che rientra nell'ambito della pornografia non consensuale. Queste applicazioni, denominate "Nudify", permettono di trasformare una foto normale in un'immagine di nudo, utilizzando reti neurali avanzate. Non solo è un'abitudine esecrabile, ma esiste anche un mercato fiorente in cui tali immagini possono essere acquistate per pochi euro.

Il problema si aggrava quando grandi piattaforme come Google promuovono questi servizi attraverso la pubblicità, accettando denaro per parole chiave che facilitano l'accesso a tali contenuti. Questo comportamento è paragonabile alla vendita di beni illeciti come armi o droghe, e merita una forte condanna.

Tuttavia, è importante distinguere tra la promozione attiva di contenuti illeciti e l'uso di servizi di autenticazione standard, come il login con Google, Apple o Discord, da parte di siti controversi. Criticare queste piattaforme semplicemente perché i loro servizi vengono utilizzati per l'autenticazione rischia di distogliere l'attenzione dai veri problemi. Se tutto viene equiparato allo stesso livello di scandalo, si rischia di sminuire la gravità delle azioni realmente dannose.

In passato, abbiamo già discusso di come l'eccessiva enfasi su certe condotte possa portare a una svalutazione del significato di termini importanti. È cruciale, quindi, focalizzarsi su quelle azioni che realmente beneficiano economicamente da comportamenti eticamente discutibili, piuttosto che disperdere le energie su questioni di minore importanza.

In conclusione, la responsabilità condivisa dovrebbe guidare le nostre azioni e le nostre critiche, concentrandoci su quelle situazioni in cui le piattaforme digitali traggono un profitto diretto da attività illecite, e non su dettagli tecnici che non rappresentano una promozione attiva di contenuti dannosi.