L'Hotel di Selva di Cadore e una lezione di Rischio Reputazionale

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 17.11.2024

Copertina del video: L'Hotel di Selva di Cadore e una lezione di Rischio Reputazionale #1345

I contenuti dell'Episodio #1345

In questo episodio di Ciao Internet, affronto il tema del rischio reputazionale attraverso un caso di cronaca avvenuto a Selva di Cadore, dove il proprietario di un hotel ha disdetto una prenotazione a ospiti israeliani, suscitando una forte reazione mediatica e sociale. Analizzo le conseguenze di decisioni simili, esaminando l'importanza di valutare i costi e benefici prima di esprimere posizioni polarizzanti, e la differenza tra agire con consapevolezza o incoscienza.
Ciao Internet, oggi parliamo di un tema che mi sta particolarmente a cuore: l'analisi del rischio e l'impatto del rischio reputazionale sulle decisioni che prendiamo. Partiamo da una storia recente che si svolge a Selva di Cadore, dove un hotel ha deciso di disdire una prenotazione a due ospiti israeliani. Il proprietario, Patrick Ongaro, ha dichiarato di non voler ospitare "complici del genocidio". Questo gesto ha provocato una tempesta mediatica, finendo sulle prime pagine di giornali internazionali e attirando l'attenzione di numerose associazioni di tutela.

La decisione di Ongaro sembra frutto di un intento di guadagnare consenso locale o di affermare una posizione personale, ma si è rivelata un boomerang, colpendo il business dell'hotel e creando tensioni anche all'interno della sua famiglia. Infatti, il fratello coproprietario non ha accolto positivamente la situazione, considerando che l'hotel potrebbe beneficiare di un flusso turistico legato a eventi come le Olimpiadi a Cortina.

Analizzo il comportamento di Ongaro attraverso la lente del rischio reputazionale, mettendo in evidenza come le azioni abbiano sempre conseguenze. Esistono diverse categorie di persone che possono permettersi di esprimere opinioni forti. Alcuni personaggi pubblici sono noti per comportamenti estremi e ricevono introiti proprio per questo. Altri possono esprimere posizioni polarizzanti perché il loro pubblico di riferimento lo sostiene o perché non hanno nulla da perdere in termini economici.

Tuttavia, Ongaro non appartiene a queste categorie; non ha ottenuto alcun beneficio tangibile, ma solo un danno. Il suo gesto ha alienato non solo una parte della clientela ma anche i suoi alleati e la comunità locale. Le azioni devono essere ponderate considerando costi e benefici: un'analisi che molti trascurano, finendo per doversi scusare o ritirare le loro dichiarazioni.

Infine, sottolineo l'importanza della consapevolezza. Non è sbagliato prendere una posizione netta, ma è fondamentale essere pronti a sostenere le conseguenze. Chi agisce senza questa consapevolezza non è un attivista, ma semplicemente qualcuno che non ha considerato l'impatto delle sue azioni. In un mondo sempre più polarizzato, la gestione della reputazione è cruciale per chiunque operi in ambiti pubblici o commerciali. Ricordate: il martello delle conseguenze raramente prende il chiodo, colpisce più facilmente le dita che lo tengono.