In questo episodio, esploro le recenti mosse strategiche di Meta, che ha ampliato il suo consiglio di amministrazione aggiungendo figure come John Elkann e Dana White. Queste scelte non sono dettate dalla loro esperienza in tecnologie social, ma piuttosto dal loro potenziale come lobbisti influenti. Dana White, vicino a Trump, potrebbe migliorare le relazioni di Meta con l'amministrazione statunitense, mentre Elkann, con la sua rete in Europa, potrebbe aiutare a navigare le complesse normative europee come il GDPR e l'AI Act.
Un altro cambiamento significativo è la decisione di Meta di abbandonare il tradizionale fact-checking, affidato a organizzazioni come Pointer, a favore delle community notes. Questo sistema, simile a quello utilizzato da X, si basa sulla saggezza delle folle, permettendo agli utenti di valutare l'accuratezza delle informazioni. Sebbene questo approccio possa sembrare democratico, solleva interrogativi sulla sua efficacia, soprattutto in campi che richiedono competenze specialistiche.
Inoltre, discuto del cambiamento nel panorama aziendale, dove il virtue signaling, ovvero l'enfasi su valori come diversità e inclusione, sta lasciando spazio a un ritorno ai fondamentali di business. Le aziende stanno iniziando a concentrarsi nuovamente sulla produzione di utili e sulla soddisfazione degli stakeholder, piuttosto che su ideali sociali. Questo shift, noto come value shifting, riflette una tendenza verso un marketing meno ideologico e più orientato al prodotto.
Infine, analizzo come questi cambiamenti si riflettano anche nella politica delle piattaforme social, che cercano di mantenere una posizione neutrale per attrarre investimenti pubblicitari senza incorrere in sanzioni normative. Zuckerberg ha dichiarato l'intenzione di lavorare contro la censura, un tema particolarmente rilevante in Europa con l'introduzione del Digital Services Act.
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In questa Puntata
Meta modifica il suo consiglio di amministrazione con l'aggiunta di figure strategiche come John Elkann e Dana White, puntando a influenzare le relazioni politiche e superare le sfide normative in Europa e negli Stati Uniti. La decisione di abbandonare il fact-checking tradizionale a favore delle community notes riflette un cambiamento verso un controllo più democratico delle informazioni. Parallelamente, si analizza il declino del virtue signaling aziendale e il ritorno a un focus sui fondamentali di business.