Niente PORNO siamo FRANCESI! La Francia blocca Pornhub? Addio anonimato o tutela minori?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 30.04.2025

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I contenuti dell'Episodio #1399

In questa puntata di Ciao Internet, affronto una questione di grande attualità: la nuova normativa francese che impone ai siti per adulti di verificare rigorosamente l'età degli utenti. Questa legge, che entrerà in vigore tra pochi mesi, mira a proteggere i minori, ma solleva anche importanti questioni di privacy e gestione dei dati. Esploro le implicazioni di queste misure, le reazioni delle grandi piattaforme e le possibili conseguenze a livello europeo, con un occhio critico alle sfide tecniche e legali che si presentano.
Ciao Internet, oggi voglio parlarvi di una questione che mi sta particolarmente a cuore: la nuova legge francese che obbliga i siti per adulti a verificare l'età degli utenti attraverso documenti reali o video selfie. Questa normativa, che entrerà in vigore a giugno, coinvolgerà tutti i colossi del settore, come Pornhub e YouPorn, e sta già creando un certo scalpore. Da un lato, Arcom, il regolatore francese, minaccia un blocco totale per chi non si conforma; dall'altro, le grandi piattaforme sono pronte a combattere legalmente, temendo che la verifica dell'età possa ridurre drasticamente il numero di utenti.

La questione è complessa e va oltre la semplice verifica dell'età. Si tratta del solito privacy paradox: per proteggere i minori, bisogna controllare l'età di tutti gli utenti, ma questo comporta la creazione di database sensibili che potrebbero esporre informazioni personali in caso di data breach. Le aziende, comprensibilmente, non vogliono gestire questi dati, poiché potrebbero rivelare dettagli intimi sugli utenti, come le loro preferenze sessuali.

Esistono soluzioni tecniche, come l'uso di tecnologie crittografiche che garantiscano la sicurezza dei dati senza rivelare informazioni personali, ma la loro implementazione è tutt'altro che semplice. Inoltre, l'uso di servizi centralizzati come Speed potrebbe complicare ulteriormente la situazione, trasferendo il controllo dei dati allo Stato, con tutte le implicazioni che ciò comporta per la privacy individuale.

La normativa francese si inserisce in un trend più ampio di crescente regolamentazione tecnologica in Europa, dove la tutela dei minori spesso si scontra con le libertà individuali. In Inghilterra, ad esempio, una normativa simile è in vigore da anni ma non è mai stata applicata efficacemente. Se la Francia riuscirà a far funzionare questo sistema, possiamo aspettarci che venga adottato anche in Italia nel giro di poco tempo.

In definitiva, questa storia mette in luce un dilemma fondamentale tra la protezione dei minori, la difesa della privacy e gli interessi delle piattaforme. Non esiste una soluzione semplice, e spesso il vincitore non è chi ha ragione, ma chi riesce a far valere la propria voce più degli altri. Personalmente, sono preoccupato per il futuro dell'anonimato online, un principio fondativo della rete che rischia di andare perduto, privandoci della possibilità di denunciare ingiustizie senza timore di ritorsioni.

Vi invito a riflettere su questi temi e a condividere il vostro punto di vista. Grazie per avermi ascoltato e, come sempre, estote parati.