Niente PORNO siamo FRANCESI! La Francia blocca Pornhub? Addio anonimato o tutela minori?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 30.04.2025

Copertina del video: Niente PORNO siamo FRANCESI! La Francia blocca Pornhub? Addio anonimato o tutela minori?

In questa Puntata

La Francia ha introdotto una nuova legge che obbliga i siti per adulti a verificare l'età degli utenti tramite documenti reali o video selfie, con il rischio di blocco totale per chi non si conforma. Questa misura solleva preoccupazioni sulla privacy e sulla gestione dei dati sensibili, mentre le piattaforme temono una riduzione degli utenti. Si discute di soluzioni crittografiche per proteggere la privacy, ma permangono dubbi sulla loro efficacia e applicabilità.
La Francia ha deciso di prendere seri provvedimenti contro i siti per adulti che non verificano rigorosamente l'età degli utenti. A partire da giugno, piattaforme come Pornhub, YouPorn e XVideo dovranno implementare sistemi di verifica basati su documenti reali o video selfie, pena il blocco totale da parte di Arcom, l'autorità di regolamentazione francese. Questa nuova normativa ha messo in allerta i grandi colossi del settore, che temono un calo degli utenti e stanno considerando azioni legali.

Il problema principale risiede nel cosiddetto "privacy paradox": per proteggere i minori, è necessario controllare l'età di tutti gli utenti, il che implica la creazione di un database contenente informazioni sensibili. Questo comporta rischi significativi in caso di violazione dei dati, oltre a sollevare questioni etiche e legali sulla privacy degli utenti.

Alcune proposte legislative, tra cui una co-firmata da Giulia Pastorella, suggeriscono l'uso di tecnologie crittografiche per garantire che i dati non siano accessibili, se non per la verifica dell'età. Tuttavia, queste soluzioni non sono ancora ampiamente implementate e presentano complessità tecniche significative.

L'approccio francese riflette una tendenza europea verso una regolamentazione più rigorosa del settore tecnologico, ma resta da vedere se sarà efficace. In Inghilterra, una normativa simile è in vigore da anni, ma non è stata applicata con successo. Se il modello francese dovesse funzionare, è probabile che venga adottato anche in altri paesi, come l'Italia.

Il dibattito si concentra su chi trarrà vantaggio da queste misure: la protezione dei minori, la difesa della privacy o gli interessi delle piattaforme. In un contesto in cui la voce più forte spesso prevale, resta incerto quale sia la soluzione migliore. Personalmente, sono preoccupato per la possibile scomparsa dell'anonimato online, che è stato fondamentale per la libertà di espressione e la divulgazione di informazioni critiche. Invito chiunque a condividere il proprio punto di vista e a riflettere su queste tematiche complesse.