La tua memoria contro di te: il pericolo PPC (Persistent Personal Chronoscript)

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 20.06.2025

Copertina del video: La tua memoria contro di te: il pericolo PPC (Persistent Personal Chronoscript) #1419

I contenuti dell'Episodio #1419

In questa puntata, esploro un concetto che ho deciso di chiamare Persistent Personal Chronoscript (PPC), un'idea che nasce dalla riflessione su come strumenti tecnologici come Recall di Windows o il sistema di memoria di ChatGPT stiano trasformando la nostra percezione e gestione della memoria personale. Discuterò delle implicazioni di queste tecnologie sulla privacy individuale, sulla possibilità di manipolazione sociale e sulla necessità di una governance forte per proteggere la nostra identità e autenticità.
In questo episodio di Ciao Internet, voglio affrontare un argomento che mi sta particolarmente a cuore, una sorta di riflessione su come la tecnologia stia trasformando la nostra memoria personale in qualcosa di permanentemente registrato e potenzialmente accessibile a terzi. Ho deciso di chiamare questo fenomeno Persistent Personal Chronoscript, o PPC. Partiamo dal sistema Recall di Windows, un esempio emblematico di come un sistema operativo possa memorizzare costantemente ciò che facciamo attraverso screenshot periodici. Anche se pensato per aiutare l'utente, questo sistema solleva enormi preoccupazioni sulla privacy, in quanto raccoglie dati locali che, se compromessi, potrebbero essere utilizzati per frodi o ricatti.

Immaginate il potere di un database che raccoglie ogni nostra azione, una sorta di cronologia eterna delle nostre vite digitali, che può essere usata contro di noi. La mia paura non è solo per i governi non democratici, ma per il rischio che queste tecnologie siano usate per profilare e controllare masse di persone, identificando potenziali minacce o comportamenti devianti sulla base di algoritmi predittivi. Questo tipo di sorveglianza potrebbe portare a un nuovo tipo di controllo sociale, dove le nostre azioni sono costantemente monitorate e giudicate.

Inoltre, discutiamo di come dispositivi indossabili e strumenti come ChatGPT, che si connettono a dati personali come email e cloud storage, stiano creando una memoria esterna che, se da un lato è incredibilmente utile, dall'altro è estremamente pericolosa. Un'intera vita registrata e analizzata da algoritmi per determinare il nostro comportamento futuro, influenzando le nostre scelte e minacciando la nostra autenticità.

E non è solo una questione di privacy. C'è anche il rischio di una dipendenza dalla memoria esterna, che potrebbe atrofizzare la nostra capacità di ricordare, di dimenticare e di costruire un passato migliore. Questa memoria esterna cancella la possibilità di autoassolverci, di cambiare opinione, di dimenticare traumi. Diventa fondamentale, quindi, una governance forte che protegga la nostra riservatezza cognitiva, un concetto che Guido Scorza ha esplorato in relazione a tecnologie come Neuralink.

Infine, rifletto su come scegliere le battaglie da combattere, dato che il tempo è limitato e non sono più giovane. Questa è una di quelle battaglie che vale la pena di affrontare, per garantire che la tecnologia rimanga al servizio dell'umanità e non diventi uno strumento di oppressione.