Ciao internet! Oggi affrontiamo un argomento che molti di voi mi hanno chiesto di chiarire, anche se ho deliberatamente evitato di rispondere fino ad ora: la Blue Whale. Questa "sfida" di cui si è parlato tanto non esiste. È un'invenzione giornalistica, creata per fare scalpore e generare traffico. È incredibile come sia stata presa sul serio da molti, ma la realtà è che non ci sono prove concrete della sua esistenza. La Blue Whale è una frode, un mito moderno che ha ingannato anche i più creduloni.
Nel caso in cui esistesse, non sarebbe comunque la causa delle tragedie che le sono state attribuite. La Blue Whale rappresenta solo la punta di un iceberg più profondo: una crisi di disperazione e solitudine che spinge alcuni giovani a cercare un modo per concretizzare una decisione di fine vita. In questo contesto, il "curatore" non è un predatore ma piuttosto una figura che questi giovani cercano per essere accompagnati nel loro percorso. Tuttavia, ripeto, la Blue Whale non esiste e il vero problema è ben altro.
Se davvero vogliamo affrontare la questione, dobbiamo guardare oltre le bufale e concentrarci sulla parte oscura della rete, visibile a tutti. Parlo degli hashtag che rivelano la volontà di autolesionismo e suicidio, che sono sintomi di un disagio profondo. È qui che si nasconde il vero pericolo: un senso di inadeguatezza e disperazione che molti giovani provano. A 15 anni, quando si ha tutto il potenziale del mondo, sentirsi già falliti è un segnale allarmante.
In realtà, i media che hanno promosso la Blue Whale hanno fatto un disservizio, anche se forse qualche genitore ha iniziato a prestare più attenzione ai propri figli. Tuttavia, è fondamentale seguire le linee guida dell'OMS, che consiglia di non mitizzare o glorificare gesti estremi. Non dobbiamo dar loro un'aura di eroismo, perché non lo meritano.
E se qualcuno teme che smentire la Blue Whale possa farci scoprire che è vera, ribadisco: è essenziale insistere sul fatto che è una bufala. Solo così possiamo smettere di darle importanza e relegarla nel dimenticatoio delle fake news. Infine, ricordiamoci sempre di dare un'occhiata a chi ci sta vicino, di andare oltre le apparenze. Ma non preoccupatevi della Blue Whale. Ripetetelo con me: la Blue Whale non esiste. Grazie per avermi ascoltato.

I contenuti dell'Episodio #177
In questo episodio di Ciao Internet, affronto un tema che ha destato grande curiosità e preoccupazione tra gli utenti della rete: la Blue Whale. Vi spiego perché questa presunta sfida online non è altro che una bufala creata dai media per generare click e spavento. Analizzo il fenomeno, smontando miti e evidenziando le vere problematiche che spesso si nascondono dietro tali notizie sensazionalistiche. Attraverso un'analisi critica, cerco di riportare l'attenzione su ciò che realmente conta e di promuovere un approccio più consapevole e informato.