Su Vileda, Findus e Lindt hanno RAGIONE i Grillini!

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 13.10.2016

Copertina del video: 24. Su Vileda, Findus e Lindt hanno RAGIONE i Grillini!

I contenuti dell'Episodio #24

In questo episodio di Ciao Internet, esploro un fenomeno che sta rivoluzionando il modo in cui concepiamo l'advertising nel mondo moderno. Partendo dall'attacco politico alle pagine social di marchi come Lindt, Ferrero e Findus, che hanno osato sponsorizzare contenuti non graditi a certi gruppi, analizzo il passaggio dal marketing tradizionale a quello valoriale. Condivido i miei pensieri sulla direzione che il mercato sta prendendo e le implicazioni per le aziende che devono adattarsi a un mondo in cui le scelte di sponsorizzazione sono strettamente legate ai valori e all'ideologia dei consumatori.
Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a un fenomeno interessante e, per certi versi, preoccupante: l'attacco coordinato da parte di una forza politica contro le pagine Facebook di aziende come Lindt, Ferrero e Findus. Queste aziende sono finite nel mirino semplicemente per aver sponsorizzato una trasmissione che ha presentato il Movimento 5 Stelle in una luce sfavorevole. È un esempio lampante di come il boicottaggio e l'intimidazione possano essere usati come strumenti di pressione politica. Ma è anche un segnale di un cambiamento più profondo nel modo in cui il marketing sta evolvendo.

Nel mio podcast, ho voluto approfondire questo tema, partendo dal concetto di marketing valoriale. Ripercorrendo le fasi del marketing, dal 1.0 al 3.0, spiegate da Philip Kotler, evidenzio come il focus si sia spostato dal semplice prodotto alle conversazioni con i clienti, fino ad arrivare ai valori che un brand rappresenta. Oggi, i consumatori scelgono non solo in base alla qualità del prodotto, ma anche alla vicinanza ai valori che esso esprime. Ecco perché vediamo brand che si allineano con cause sociali, come i diritti LGBTQ+, o che abbracciano specifiche identità culturali e sportive.

Questo modello valoriale si riflette anche nelle scelte di sponsorizzazione. Quando un'azienda decide di sponsorizzare un programma o un evento, non si tratta più solo di acquistare uno spazio pubblicitario, ma di un'affermazione di valori. Questo è il motivo per cui le reazioni dei consumatori possono essere così forti quando percepiscono un disallineamento tra i valori del brand e i loro.

È importante sottolineare che nella realtà, i brand come Findus, Vileda e Lindt probabilmente non erano a conoscenza del contesto specifico in cui sarebbero apparsi i loro annunci. Tuttavia, per il consumatore finale, queste sfumature non contano più. Ciò che conta è l'associazione percepita tra il brand e i contenuti che sponsorizza. L'esempio estremo di "reductio ad hitlerium" che porto nel podcast serve a illustrare come, in un mondo ipotetico, l'associazione con contenuti controversi potrebbe avere conseguenze devastanti per un brand.

Viviamo in una realtà dove ogni azione ha delle conseguenze e le aziende devono essere consapevoli di come le loro decisioni di marketing possano influenzare la loro reputazione. Non mi sorprenderebbe vedere un calo delle inserzioni pubblicitarie in trasmissioni che trattano temi controversi o che potrebbero alienare una parte significativa del pubblico. Allo stesso modo, prevedo che gli inserzionisti saranno sempre più attenti alla posizione in cui i loro messaggi verranno collocati.

In conclusione, mentre i metodi utilizzati da alcuni gruppi politici possono essere discutibili, l'importanza di comprendere la direzione in cui il mercato sta andando non può essere sottovalutata. Le aziende devono adattarsi o rischiano di perdere il contatto con una base di consumatori sempre più attenta e valoriale. Grazie per avermi seguito in questa riflessione e, come sempre, vi invito a condividere le vostre opinioni e a continuare la conversazione.