Eh sì, "impingement" era una Fake News. E ci siete cascati...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 07.06.2018

Copertina del video: 387. Eh sì,

I contenuti dell'Episodio #387

In questo episodio di "Ciao Internet", affronto il tema delle fake news, prendendo come esempio una notizia falsa che ha circolato di recente sui social media, riguardante la parola più cercata del giorno precedente: "impingement". Analizzo come queste notizie, pur essendo apparentemente innocue e divertenti, possano influenzare negativamente la percezione e l'immagine di un intero paese, sottolineando l'importanza di verificare le informazioni che incontriamo online.
Ciao Internet! Oggi voglio parlarvi di una fake news che probabilmente è passata sotto il vostro radar senza che ve ne accorgeste. Si tratta di una di quelle notizie false che, pur non essendo cruciali, riescono a insinuarsi nelle nostre vite digitali, nascondendosi in bella vista. Quanti di voi hanno notato, scorrendo il loro feed di Facebook, la notizia che la parola più cercata del giorno precedente fosse "impingement"? Un termine scritto male e utilizzato in modo sgrammaticato.

Ebbene, quella era una fake news. Per verificarlo bastava fare una semplice ricerca su Google Trend, inserendo la parola corretta "impeachment" e osservare i risultati. Avreste visto chiaramente che la maggior parte degli italiani stava cercando la versione corretta, "impeachment", non "impingement". Questo piccolo errore è riuscito a insinuarsi nella vostra bolla, quella echo chamber di opinioni che vi siete creati, dove tutto ciò che appare plausibile potrebbe essere accettato come vero.

Ma qual è il vero problema di queste fake news? Sebbene questa notizia possa sembrare innocua, potrebbe danneggiare l'immagine degli italiani, soprattutto se tradotta in un contesto internazionale. Ha funzionato perché era plausibile, perché molte persone non si prendono la briga di controllare la veridicità delle informazioni. In un contesto in cui oltre il 50% delle persone sono considerati analfabeti funzionali, era facile che una notizia del genere risultasse credibile e divertente, senza suscitare il bisogno di verificarla.

Quante altre notizie del genere passano davanti ai nostri occhi ogni giorno, accettate senza alcun controllo? Non lo so, ma so per certo che è fondamentale allenarsi a verificare le informazioni che incontriamo. Ogni "impingement" che scivola via senza essere controllato può rappresentare un'opportunità persa di esercitare il nostro senso critico.

E voi, cosa ne pensate? Vi è mai capitato di incappare in una notizia simile? Avete mai creduto a qualcosa che si è rivelato falso? Fatemelo sapere nei commenti. Se non siete ancora iscritti, questo è il momento giusto per farlo. Io sono Matteo Flora e vi faccio compagnia cinque giorni alla settimana, raccontandovi di come la rete ci cambia. Grazie mille per avermi ascoltato e alla prossima!