La tua batteria ti spia online

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 11.11.2016

Copertina del video: 40. La tua batteria ti spia online

I contenuti dell'Episodio #40

In questa puntata di "Ciao Internet", esploro la sorprendente realtà di come la batteria del vostro cellulare o computer possa essere utilizzata per tracciarvi online. Discutiamo di come il livello di carica e la velocità di scaricamento possano fungere da impronte digitali uniche, facilitando il monitoraggio da parte dei sistemi di tracking. Questo argomento è supportato da esperti come Bruce Schneier e dalle recenti decisioni di Firefox di limitare l'accesso a queste informazioni. Vi invito a riflettere su quanto la nostra privacy sia compromessa da tecnologie apparentemente innocue e a condividere le vostre opinioni e preoccupazioni.
Cari ascoltatori, oggi vi propongo una riflessione che potrebbe sconvolgere le vostre convinzioni sulla privacy: e se vi dicessi che siete spiati dalla batteria del vostro cellulare o computer? Sì, avete capito bene. Non è un'idea strampalata da complottista, ma una realtà confermata da esperti di calibro mondiale come Bruce Schneier e dalle recenti azioni di Firefox. Ma come è possibile che un componente così comune e apparentemente innocuo possa minacciare la nostra privacy?

La questione si concentra su una tecnica chiamata "battery fingerprinting". In pratica, il livello di carica della vostra batteria e la velocità con cui si scarica nel tempo possono fornire informazioni uniche che vi identificano online. Questa tecnica è stata così efficace che Firefox ha deciso di disabilitare le API che permettevano agli sviluppatori di accedere a questi dati, proprio per proteggere gli utenti.

Inizialmente, il monitoraggio del livello della batteria era stato concepito come un sistema intelligente. Permetteva ai siti web di ottimizzare le loro operazioni in base alla disponibilità di energia del vostro dispositivo. Ad esempio, un sito poteva aggiornare frequentemente la vostra casella di posta se il dispositivo era collegato all'alimentazione, o risparmiare energia riducendo il numero di aggiornamenti se la batteria era scarica. Tuttavia, questa funzionalità si è rivelata un'arma a doppio taglio in termini di privacy.

Durante la puntata, vi invito a leggere l'articolo e il paper che ho linkato per approfondire il tema. È incredibile come ci si sia dovuti muovere verso la disabilitazione o la limitazione dell'API per proteggere la privacy degli utenti. La questione va ben oltre i semplici cookie, che ormai non rappresentano più una minaccia significativa. È tempo che la normativa sulla privacy si adegui a questi nuovi metodi di tracking, che sono molto più invasivi rispetto ai tradizionali cookie.

Vi lascio con una domanda che spero vi stimoli a riflettere: vi siete mai sentiti spiati dalla vostra batteria o da altri elementi del vostro dispositivo? Sarei felice di leggere i vostri commenti e di sapere cosa ne pensate. Condividete questo episodio con chiunque possa essere interessato a questo argomento, e non dimenticate di iscrivervi al mio canale YouTube o alla mia pagina Facebook per non perdervi i prossimi episodi. Vi ringrazio per l'ascolto e ci vediamo alla prossima puntata!