In questo episodio, ho analizzato un caso curioso che coinvolge il senatore Pilon, noto per il DDL che porta il suo nome. Recentemente, Pilon ha attirato l'attenzione per aver utilizzato i social media in modo piuttosto inusuale: ha scritto un messaggio e poi si è auto-risposto con tre commenti, ciascuno con un tono diverso, dal formale al colloquiale. Questo comportamento solleva domande non tanto sulla capacità intellettuale, quanto sulla strategia comunicativa dietro queste azioni.
Il punto cruciale è che dietro queste risposte potrebbe non esserci Pilon stesso, ma un social media manager che utilizza bot per costruire consenso. Questo fenomeno è legato al cosiddetto "bandwagon effect", dove le persone tendono a considerare valide le opinioni condivise da molti. Inoltre, si osserva l'effetto eco, dove molti parlano di un soggetto, amplificando la sua presenza.
Queste tecniche, una volta considerate non standard, stanno diventando la norma nella politica, spostando il focus dal convincere al mostrare un seguito apparente. È un cambiamento significativo nel modo di fare politica, dove l'apparenza di avere un grande seguito diventa più importante della persuasione effettiva.
È fondamentale essere critici non solo verso ciò che i politici scrivono, ma anche verso i commenti dei loro presunti seguaci, poiché è lì che si costruisce gran parte della propaganda. Invito chi ascolta a riflettere su questi temi e a condividere le proprie opinioni.

In questa Puntata
Il senatore Pilon è al centro di un dibattito per l'uso di bot e strategie di social media per costruire consenso politico. L'episodio esplora come queste tecniche, che includono l'auto-risposta e l'effetto bandwagon, stiano diventando strumenti standard nella politica moderna, spostando il focus dal convincere al mostrare un seguito apparente.