Sindacati, disoccupati ed i Robot

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 02.12.2016

Copertina del video: 55. Sindacati, disoccupati ed i Robot

I contenuti dell'Episodio #55

Ciao Internet! Oggi vi parlo di un paradosso che mi sta molto a cuore: quando le buone intenzioni portano a conseguenze inaspettate e spesso negative. È quello che sta succedendo con l'automatizzazione e l'innalzamento del salario minimo per i lavoratori di fascia bassa. Vi spiegherò come l'aumento del salario minimo, pensato per migliorare la qualità della vita dei lavoratori, potrebbe invece accelerare la riduzione della forza lavoro a causa dell'automazione nei processi lavorativi.
Ciao Internet! Oggi voglio condividere una riflessione su una dinamica che spesso vediamo ripetersi: le buone intenzioni che portano a risultati inaspettati e a volte peggiori della situazione iniziale. È una situazione che capita spesso anche a me nella vita di tutti i giorni, ma oggi voglio parlarvi di come questo fenomeno si stia manifestando nel mondo del lavoro, in particolare con l'automatizzazione e l'aumento del salario minimo per i lavoratori di fascia bassa.

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescente tendenza verso l'automatizzazione nei settori con manodopera a basso costo. Un esempio emblematico è quello delle catene di fast food, come McDonald's, che hanno iniziato a implementare chioschi automatici per gli ordini invece di utilizzare il personale di sala. Questo cambiamento è stato presentato al pubblico come un miglioramento del servizio, con l'introduzione del servizio al tavolo e altre innovazioni. Tuttavia, la realtà è che si tratta del primo passo verso una riduzione significativa del personale umano.

Una delle ragioni principali dietro questa spinta all'automatizzazione è l'aumento del salario minimo negli Stati Uniti. A differenza dell'Italia, dove il sistema sindacale si basa su contratti quadro, negli Stati Uniti il salario minimo è stabilito a livello orario e ha visto proposte per un incremento fino a 15 dollari all'ora. L'intento di questa misura è nobile: migliorare gli standard di vita dei lavoratori meno pagati e rafforzare la parte più vulnerabile della società. Tuttavia, c'è un effetto collaterale non trascurabile.

L'aumento del salario minimo spinge le aziende a considerare seriamente l'automatizzazione dei processi, un'opzione che in passato poteva non essere economicamente giustificabile. I costi di ricerca, sviluppo e implementazione di nuovi sistemi automatizzati erano troppo elevati rispetto ai benefici a breve e medio termine. Ma con un aumento significativo del salario minimo, l'automatizzazione diventa una scelta preferibile dal punto di vista economico.

Di conseguenza, mi aspetto che l'automatizzazione continui a crescere con ogni aumento salariale, portando a una riduzione della forza lavoro nelle fasce medio-basse. Questo trend potrebbe culminare in una quasi totale automatizzazione dei processi, poiché diventa anti-economico mantenere personale umano per compiti che possono essere svolti da macchine. È un paradosso che mi preoccupa: lo sforzo per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori potrebbe finire per eliminarli dal mercato del lavoro stesso.

E con questo concludo per oggi. Ricordate che faccio cinque video come questo ogni settimana. Se volete seguirmi, potete trovarmi sulla mia pagina Facebook "Cercando Matteo Flora" o sul canale YouTube "Scracando ancora una volta Matteo Flora". E stote parati!