Benvenuti alla seconda puntata del nostro approfondimento sull'arte del monitoraggio. Oggi, insieme a Lucia Celi, capo degli analytics di The Fool, ci concentreremo su come analizzare l'impatto delle campagne pubblicitarie sui brand. Lucia è un'esperta nel suo campo e ci offrirà una prospettiva più dettagliata e intelligente sull'analisi dei dati, qualcosa che da solo non riuscirei a fare così bene.
Iniziamo con un esempio pratico, analizzando tre diverse campagne pubblicitarie che hanno avuto un impatto notevole sui brand: "Commander" di Audi, presentata al cinquantesimo Superbowl nel 2016 con una colonna sonora di David Bowie; "Love Has No Labels" di Ad Council, lanciata nel marzo 2015; e "I Will What I Want" di Under Armour, una campagna focalizzata sull'empowerment femminile. Queste campagne ci offrono la possibilità di confrontare i loro effetti sul brand awareness e sulla percezione del pubblico.
L'analisi dei volumi di conversazione ci mostra come Audi, grazie al Superbowl, abbia ottenuto numeri impressionanti, con picchi di conversazione significativi sia prima che durante l'evento. Il confronto con "Love Has No Labels" rivela una serie di picchi successivi, dovuti a richiamate della campagna nel contesto di altre iniziative di empowerment e diversity. Under Armour, pur non essendo il mio brand preferito, ha saputo mantenere un buon livello di engagement post-lancio.
Una parte fondamentale della nostra analisi è il monitoraggio della "Consumer Voice", ovvero delle opinioni espresse dagli utenti. Notiamo che la campagna di Ad Council ha ottenuto un riscontro positivo, con il 27% degli utenti che hanno accompagnato il rilancio dei messaggi con commenti personali, a differenza del 12% di Audi, più focalizzato sul rilancio visivo ed evocativo dello spot.
Passiamo poi a discutere del "Brand Impact", un'analisi di come le campagne influenzano il discorso generale attorno al brand. Questo ci permette di capire se c'è stato un aumento della familiarità o un cambiamento nella polarizzazione del sentiment. In particolare, analizziamo come il pubblico femminile abbia reagito alla campagna di Audi, evidenziando un interesse maggiore del previsto.
Infine, esploriamo il "ModRank", un indice di autorità delle fonti, per capire quanto siano stati autorevoli i siti che hanno parlato delle campagne. Questo ci aiuta a non soffermarci solo sui numeri, ma a comprendere la qualità delle conversazioni generate.
Concludiamo la puntata accennando al prossimo episodio, dove ci sposteremo dall'analisi del brand e delle campagne pubblicitarie a quella degli argomenti di discussione, come il whisky, per sviluppare una strategia sempre più basata sui dati. Ringrazio Lucia per il suo contributo e vi invito a rimanere sintonizzati per ulteriori approfondimenti su come la rete ci cambia. Non dimenticate di iscrivervi al canale per non perdere i prossimi episodi!

I contenuti dell'Episodio #556
Ciao Internet! In questa seconda puntata dell'arte del monitoraggio, io e Lucia Celi, esperta di analytics di The Fool, ci immergiamo nell'analisi dell'impatto delle campagne pubblicitarie sui brand. Esploriamo tre campagne iconiche: "Commander" di Audi, "Love Has No Labels" di Ad Council e "I Will What I Want" di Under Armour, per capire come queste abbiano influenzato la percezione del brand e l'engagement del pubblico. Scopriamo insieme come le campagne non solo generano conversazioni, ma possono anche modificare profondamente la reputazione e l'awareness del brand.