INSULTARE GRETA… e perdere il lavoro. Questione di #Reputazione

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 02.10.2019

Copertina del video: 591. INSULTARE GRETA… e perdere il lavoro. Questione di #Reputazione

I contenuti dell'Episodio #591

Ciao Internet! In questo episodio parlo di un tema che mi sta particolarmente a cuore: la stupidità umana e le conseguenze delle azioni online sulla reputazione personale. Partiamo dal caso di Tommaso Casalini, un allenatore licenziato per un commento offensivo su Greta Thunberg, per esplorare come le azioni virtuali abbiano un impatto reale. Analizziamo l'importanza di proteggere la nostra reputazione digitale e come le opinioni espresse online possano portarci a subire conseguenze nel mondo reale. Vi invito a riflettere con me su come la libertà di opinione non significhi impunità e su come mantenere una reputazione intatta sia cruciale nel nostro mondo interconnesso.
Ciao Internet! Oggi affrontiamo un tema che tocca la stupidità umana e le sue conseguenze nel mondo dei social media. Parliamo di come certi comportamenti online possano portare a perdere il lavoro, come nel caso di Tommaso Casalini. Casalini, un allenatore del Grosseto, è stato esonerato per un commento offensivo su Greta Thunberg, dimostrando ancora una volta quanto la nostra reputazione online sia importante da tutelare.

La storia inizia con un post di Casalini che ha suscitato l'indignazione pubblica. Ha insultato Greta Thunberg, dicendo che a 16 anni dovrebbe "andare a battere". Questo commento è stato notato e riportato da Selvaggia Lucarelli, e le conseguenze non si sono fatte attendere. Il Grosseto ha deciso di licenziare Casalini, dimostrando che le azioni nel mondo virtuale possono avere ripercussioni nel mondo reale.

Viviamo in un'era in cui l'identità digitale e quella reale sono strettamente collegate. La mia reputazione non si costruisce solo offline, ma anche online, e ciò che dico su Internet può avere un impatto sulla mia vita reale. Non è la prima volta che accade: ci sono molti esempi di persone che hanno subito conseguenze per le loro azioni sui social media. Da esperti di reputazione, lo ribadiamo da anni: ciò che accade online influisce sulla realtà offline.

Purtroppo, molte persone ancora non capiscono che la loro identità digitale è parte integrante della loro identità reale, il che le porta a pensare di poter dire qualsiasi cosa senza conseguenze. Ma non è così. Esiste un concetto chiamato DASPO digitale, che può impedire a qualcuno di partecipare a eventi sportivi per commenti razzisti o offensivi online. Questo dimostra che il mondo digitale è un'estensione della nostra vita reale.

Prendiamo ad esempio il caso di Guido Barilla o del CEO dell'azienda petrolifera BP, che hanno visto le loro dichiarazioni compromettere non solo la loro reputazione personale, ma anche quella delle loro aziende. Ogni azione che compiamo è un'azione reputazionale e può influenzare il nostro datore di lavoro o potenziale datore di lavoro. Non è giusto pensare che le parole online siano prive di conseguenze.

Per me, essere esonerato per ciò che si scrive online è una misura adeguata. La libertà di opinione non significa libertà di insulto, e la reputazione è un bene intangibile ma estremamente prezioso. Vi invito a pensare a quanto valga la vostra reputazione e a condividere le vostre opinioni con me.

Infine, vi ricordo che potete seguirmi su matteoflora.com, dove trovate tutti i modi per restare aggiornati sul mio lavoro, dai corsi gratuiti in Digital Innovation alla mia newsletter. Grazie per avermi ascoltato, e come sempre, siate pronti e state parati.