593. A morte Masala ed il Patriarcato...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 04.10.2019

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In questa Puntata

Alessandro Masala, noto youtuber di Breaking Italy, affronta critiche per la mancanza di ospiti femminili nel suo nuovo podcast video. La questione solleva un dibattito sulla rappresentatività di genere nei media, evidenziando le difficoltà logistiche e la scarsità di divulgatrici in alcuni ambiti. La discussione si estende alla necessità di promuovere voci femminili meno conosciute per migliorare l'equilibrio di genere.
Ho discusso di una recente controversia che ha coinvolto Alessandro Masala, conosciuto come "Shy", uno youtuber che seguo da tempo. Shy ha lanciato un nuovo format di podcast video con ospiti, ma è stato criticato per la predominanza maschile tra questi. Ha spiegato che, vivendo in Sardegna, ha avuto difficoltà a invitare ospiti femminili, poiché molte hanno rifiutato per motivi logistici. Questo ha scatenato reazioni, soprattutto da parte di alcune femministe che lo hanno accusato di non impegnarsi abbastanza per l'uguaglianza di genere.

Riflettendo su questo, ho condiviso la mia esperienza personale. Ho notato che la maggior parte del mio pubblico è maschile e che c'è una disparità di genere anche tra i laureati in informatica. Per cercare di bilanciare la rappresentatività, ho deciso di invitare solo donne nel mio format "one-to-one", ma ho trovato difficile mantenere questa scelta senza cambiare gli argomenti trattati, data la scarsità di divulgatrici in certi settori.

La rappresentatività nei media dipende dalla disponibilità di esperti disposti a partecipare. Non sempre è possibile trovare un equilibrio di genere senza compromettere la qualità o la tempistica dei contenuti. Tuttavia, ho scoperto che chiedere suggerimenti al pubblico può aiutare a scoprire voci femminili meno conosciute ma valide, arricchendo il dibattito.

In conclusione, promuovere la diversità di genere nei media richiede uno sforzo congiunto: da un lato, i creator devono essere aperti a nuove voci, dall'altro, il pubblico può contribuire suggerendo esperte da coinvolgere. Questo approccio può portare a un dialogo più ricco e inclusivo, senza ricorrere a critiche distruttive.