Ciao Internet! Oggi vi porto una puntata speciale realizzata in collaborazione con Giuffre Francis Lefevre, in cui ci addentriamo nel nuovo decreto Raider. Questo decreto, che è stato anche indicato come decreto Crisi o decreto Legge 101, rappresenta una delle ultime iniziative firmate dal Ministro del Lavoro Di Maio. È la prima legge in Europa che si prefigge di garantire diritti fondamentali ai lavoratori delle piattaforme, i cosiddetti "raider". Per analizzare questo tema complesso, ho scelto di contrapporre due punti di vista esperti: quello di Franco Scarpelli, professore ordinario di diritto del lavoro all'Università di Milano Bicocca, e Giuseppe Bulgarini Delci, avvocato giuslavorista e partner di Carnellutti, specializzato nell'assistenza alle imprese.
Il cuore della discussione si focalizza sulle tutele previste per i lavoratori. Il decreto introduce due piani di protezione: per i lavoratori autonomi, il compenso deve essere parametrato ai minimi tabellari previsti dai contratti collettivi, e per quelli etero-organizzati, si applicano le tutele del lavoro subordinato. Questo significa che chi collabora stabilmente con un'impresa tramite piattaforma potrebbe vedere applicate le stesse protezioni di un lavoratore subordinato, con tutto ciò che questo implica in termini di retribuzione e diritti.
Un'altra area cruciale riguarda gli oneri per i datori di lavoro. Il decreto prevede che i contratti collettivi più rappresentativi stabiliscano le regole, e in mancanza di questi, il compenso deve essere conforme ai minimi tabellari. Ciò potrebbe significare un aumento dei costi per le aziende, incluse l'assicurazione ENAIL e le misure di sicurezza. Inoltre, il decreto potrebbe impedire di legare il compenso alle consegne effettuate, sfidando così il modello di business attuale delle piattaforme di food delivery.
Il dibattito si estende anche alle potenziali ripercussioni economiche. Le nuove regole potrebbero indurre alcune aziende a ridurre la loro presenza sul mercato italiano se i costi diventassero insostenibili. Questo solleva la questione di chi dovrebbe farsi carico di questi oneri: le piattaforme, gli esercenti o i consumatori finali?
Infine, si riflette sull'equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti in un contesto di quasi recessione. È essenziale che le leggi non ostacolino l'innovazione, ma allo stesso tempo garantiscano i diritti dei lavoratori. Il diritto del lavoro del passato deve adattarsi alle sfide moderne, considerando le nuove dinamiche lavorative create dalle piattaforme digitali. Il decreto Raider, pur con le sue criticità, è un passo verso la regolamentazione di questi nuovi scenari, ma resta ancora molto da fare, soprattutto per quanto riguarda la trasparenza delle piattaforme e la definizione dei loro algoritmi.
Concludo ringraziando Franco Scarpelli e Giuseppe Bulgarini Delci per il loro contributo. Nei prossimi giorni, pubblicherò ulteriori approfondimenti con interviste dettagliate ai nostri esperti. Alla prossima puntata!

I contenuti dell'Episodio #613
In questa puntata di Ciao Internet, affronto il tema del decreto Raider, noto anche come decreto Legge 101, che rappresenta una svolta storica per la tutela dei lavoratori delle piattaforme digitali come i rider. Ho deciso di adottare un approccio innovativo invitando due esperti di diritto del lavoro, Franco Scarpelli e Giuseppe Bulgarini Delci, per esplorare le diverse prospettive su questo nuovo quadro giuridico. Discuteremo le tutele previste per i lavoratori, gli oneri per i datori di lavoro e le implicazioni economiche e sociali di questa legge pionieristica in Europa.