"Ho preso il muro, Fratellì"... E ora ho anche perso la patente...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 26.05.2020

Copertina del video: 716.

I contenuti dell'Episodio #716

In questo episodio di "Ciao Internet", affronto il tema della "pandemia di stupidità" che si manifesta sui social media, evidenziando come le azioni digitali possano avere conseguenze molto reali e analogiche. Utilizzando un esempio recente di un giovane che ha postato un video compromettente, esploro la mancanza di consapevolezza delle persone riguardo alla visibilità e alle ripercussioni delle loro azioni online.
Ciao Internet, oggi parliamo di un fenomeno che, ahimè, continua a manifestarsi nella nostra società digitale: le "persone diversamente intelligenti" sui social e dove trovarle. Recentemente è emerso un video che ha attirato la mia attenzione, in cui un giovane, con la sua macchina, decide di vantarsi delle sue velocità folli, raggiungendo i 110 all'ora. Naturalmente, la storia si conclude come spesso accade: con un incidente.

Questo comportamento, apparentemente insensato, mi porta a riflettere su un tema più ampio: la percezione errata che le azioni digitali non abbiano conseguenze nel mondo reale. Sembra che molti non abbiano ancora compreso che ogni nostra azione online è visibile e, spesso, amplificata ben oltre la nostra immaginazione. Il caso del 23enne, ex rapper, fermato e punito dalla polizia locale, ne è un esempio lampante.

Quello che stiamo osservando è una sorta di "pandemia di stupidità", un comportamento che attraversa diverse fasce d'età, minando la capacità di discernimento e la consapevolezza delle conseguenze. È come se ci fosse una prevalenza di comportamenti sconsiderati, alimentati dalla visibilità che i social media offrono. La vera domanda è: perché queste persone non si rendono conto di quanto siano riconoscibili online? Forse la soluzione non è tanto cercare di non farsi trovare, quanto piuttosto evitare di essere la causa delle proprie disgrazie, evitando di autodenunciarsi attraverso contenuti che diventano poi virali.

Questa riflessione mi porta a chiedermi se sono io a essere "boomer dentro" o se effettivamente c'è un problema di fondo nella percezione delle nostre azioni digitali. Voi cosa ne pensate? Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione su questo tema. Vi ricordo che potete contattarmi attraverso i miei canali social, sul sito www.matteoflora.com, e vi ringrazio per avermi seguito anche oggi su "Ciao Internet", dove cinque giorni alla settimana esploriamo le storie e i dati che la rete ci offre.