720. Trump contro Twitter: una Battaglia per la Libertà Online

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 30.05.2020

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In questa Puntata

Twitter e Trump si trovano al centro di una controversia che mette in discussione il futuro di Internet. Il dibattito ruota attorno alla censura, al bias e alla sezione 230 del Communication Decency Act, con Trump che accusa le piattaforme di manipolare la visibilità dei contenuti. La questione solleva interrogativi sulla responsabilità delle piattaforme e il loro ruolo nel dibattito pubblico.
La discussione inizia con un'analisi delle azioni intraprese da Twitter nei confronti di alcuni tweet di Trump, in particolare quelli riguardanti il voto per corrispondenza e le proteste contro l'omicidio di George Floyd. Twitter ha aggiunto etichette di verifica dei fatti e limitato la visibilità di alcuni contenuti, suscitando l'ira di Trump, che ha risposto con un executive order mirato a rivedere la sezione 230 del Communication Decency Act.

La sezione 230 è cruciale perché esonera le piattaforme dalla responsabilità dei contenuti pubblicati dagli utenti, permettendo loro di non essere considerate editori. Questo ha consentito a piattaforme come Twitter e Facebook di moderare i contenuti senza temere ripercussioni legali. Tuttavia, Trump sostiene che queste piattaforme stanno abusando della loro posizione per censurare selettivamente contenuti con cui non sono d'accordo, danneggiando il discorso pubblico.

L'executive order di Trump mira a rivedere la sezione 230 per garantire che le piattaforme non possano più nascondersi dietro questa protezione legale per attuare politiche di moderazione che potrebbero influenzare il dibattito politico. Trump accusa le piattaforme di avere un pregiudizio contro i conservatori, sostenendo che molte segnalazioni di censura ingiusta sono già state raccolte dalla Casa Bianca.

La discussione si amplia poi al ruolo delle piattaforme come editori di fatto, data la loro capacità di influenzare la visibilità dei contenuti. Si pone la domanda su chi dovrebbe avere l'autorità di decidere cosa è vero o falso, e se le piattaforme dovrebbero essere considerate responsabili per le loro azioni di moderazione. La complessità del problema è accentuata dalla natura sovranazionale dei social network, che operano al di sopra delle giurisdizioni nazionali.

Infine, si riflette sulla necessità di un equilibrio tra libertà di espressione e responsabilità delle piattaforme, considerando anche le pressioni esterne da parte di governi e attivisti per rimuovere contenuti considerati dannosi. La questione rimane aperta, con implicazioni significative per il futuro della regolamentazione di Internet e la protezione del dibattito pubblico.