Parliamo di un tema che tocca la comunicazione e la sensibilità verso le persone che si identificano al di fuori dell'eteronormalità. Il linguaggio inclusivo è fondamentale per rispettare le identità di genere e rappresenta una scelta politica che va oltre la semplice educazione. Anche se io stesso posso sbagliare, è importante essere consapevoli del peso delle parole.
Ho avuto il piacere di avere M, una persona gender fluid, che mi ha aiutato a comprendere meglio queste dinamiche. M si identifica a volte con il genere maschile, altre con il femminile, a seconda di come si sente. Questo non è un capriccio o una scelta consapevole, ma una percezione innata di sé.
Abbiamo discusso del misgendering, che avviene quando si attribuisce un genere diverso da quello con cui una persona si identifica, e del dead naming, che consiste nell'usare il nome anagrafico anziché quello scelto. Queste azioni possono causare disforia di genere e sono percepite come microaggressioni.
I media spesso sbagliano nell'affrontare questi temi, come dimostrano titoli che invalidano le identità di genere, scegliendo di usare nomi e pronomi non corretti. Questo non è solo un errore, ma una scelta politica consapevole che può ferire profondamente le persone coinvolte.
Abbiamo anche toccato il tema della transfobia, che può manifestarsi in modi sottili, come l'insistenza nel chiamare una persona con il nome di nascita nonostante la sua transizione. È fondamentale che i giornalisti, pagati per comunicare in modo efficace, comprendano l'importanza di un linguaggio inclusivo.
Infine, abbiamo accennato alla bellezza della complessità delle identità di genere e alla necessità di un dialogo aperto e rispettoso, che permetta a tutti di sentirsi riconosciuti per ciò che sono veramente.
🎙️ Ospite: M, persona gender fluid, esperta in dinamiche di genere e linguaggio inclusivo.

In questa Puntata
L'episodio esplora il concetto di linguaggio inclusivo e la sua importanza nel rispetto delle identità di genere, sottolineando come l'uso di termini corretti sia una scelta politica. Viene discusso il misgendering e il dead naming, evidenziando come queste pratiche possano rappresentare microaggressioni. L'importanza di un linguaggio rispettoso è messa in evidenza attraverso esempi concreti di cattiva comunicazione nei media.