The Social Dilemma è una c*gata pazzesca?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 21.09.2020

Copertina del video: 764. The Social Dilemma è una c*gata pazzesca?

I contenuti dell'Episodio #764

In questo episodio di Ciao Internet, esploro il documentario "The Social Dilemma" di Netflix, offrendo una mia prospettiva critica sul modo in cui viene rappresentata l'economia dell'attenzione e la dipendenza dai social network. Mentre il documentario porta questi temi a un pubblico più ampio, discuto su come esso manchi di profondità in alcuni aspetti e offra soluzioni poco praticabili. Concludo con una riflessione su ciò che ritengo necessario per affrontare le sfide poste dai social network.
Ciao Internet, oggi voglio parlarvi di un documentario che ha suscitato molte discussioni: "The Social Dilemma". Questo documentario, o meglio, dramma documentario prodotto da Netflix, diretto da Jeff Orlovsky, è un ibrido che mescola narrativa e realtà per esplorare l'economia dell'attenzione e come i social network creino dipendenza. Non è la prima volta che vedo un lavoro che cerca di svelare meccanismi noti al pubblico, mi ricorda quando vidi "Super Size Me" e le sue rivelazioni scontate. "The Social Dilemma" mi ha dato la stessa sensazione.

Il documentario utilizza una miscela di storie, animazioni e interviste per illustrare come i social network lucrino sulla nostra attenzione. Eppure, ciò che mi colpisce di più è quante persone siano rimaste scosse da queste informazioni, che a mio avviso sono già ben conosciute. Ne parlai già nel 2017 durante un mio TEDx, Infoware di Digital Propaganda, dove spiegavo come l'economia dell'attenzione avesse modellato il nostro utilizzo della rete. Il documentario riesce a portare questi temi a un pubblico più ampio, ma sembra una battaglia tra la TV tradizionale e i social media.

Una delle parti che mi ha deluso è l'intervista a Shoshana Zuboff. Nonostante il documentario citi spesso le sue teorie, le dedica solo un breve cameo. Vi consiglio di leggere il suo libro "Il capitalismo della sorveglianza" per una comprensione più approfondita. Il documentario, con i suoi mezzi, avrebbe potuto offrire molto di più, ma sembra preferire semplificare per il grande pubblico.

Ciò che mi disturba è la mancanza di una discussione su soluzioni praticabili. L'idea di abbandonare i social network mi ricorda la distopia di "Fahrenheit 451". Non possiamo semplicemente ritirarci. È necessario normare e comprendere i meccanismi in gioco. Dobbiamo adottare controlli più seri in ambiti specifici, come quello politico.

In conclusione, "The Social Dilemma" è un buon testo introduttivo per chi non conosceva questi argomenti. Tuttavia, chi lavora nel digitale dovrebbe già esserne consapevole. Se siete divulgatori e non avete mai affrontato queste tematiche, forse è il momento di aggiornarsi. E voi, cosa ne pensate? Avete trovato il documentario illuminante? Fatemelo sapere. Io sono Matteo Flora, e come sempre, vi ringrazio per l'ascolto. State parati.