In questo episodio, ho esplorato il caso di un utente che, nonostante l'uso di una VPN, è stato identificato e deferito alle autorità per un post offensivo riguardante l'omicidio di Willy Duarte Monteiro. Questo caso dimostra come l'anonimato su internet sia spesso illusorio. Le indagini condotte dalla polizia postale di Roma, Latina e Firenze, hanno utilizzato tecniche avanzate di analisi informatica e ricostruzione del traffico telematico per rintracciare l'autore.
Ho discusso tre scenari principali che potrebbero aver portato all'identificazione dell'utente. Il primo riguarda i log delle VPN, che, se richiesti tramite rogatoria internazionale, possono rivelare informazioni sull'utente. Ho spiegato come la natura del reato, in questo caso l'odio razziale, possa facilitare l'accesso a tali dati.
Il secondo scenario si basa sugli errori umani. Anche l'uso sporadico di una connessione non protetta può esporre l'identità di un utente. Ad esempio, Facebook potrebbe aver registrato connessioni non protette, permettendo alle autorità di risalire all'utente.
Il terzo scenario, più sofisticato, riguarda il device fingerprinting. Utilizzando lo stesso dispositivo per accedere a diversi account, anche con IP diversi, si può creare un'impronta digitale unica che collega l'utente ai suoi vari alias online.
Infine, ho menzionato la possibilità di un contatto civetta, dove un semplice errore nell'aprire un link non protetto potrebbe rivelare l'identità dell'utente. Questo episodio mette in luce quanto sia complesso mantenere un'identità anonima online e quanto sia facile commettere errori che possono compromettere la propria privacy.

In questa Puntata
L'identificazione di un utente anonimo che aveva pubblicato un post offensivo su Willy Duarte Monteiro è stata possibile grazie a sofisticate tecniche di investigazione informatica. Nonostante l'uso di strumenti come VPN e Tor, errori umani e tecnologie avanzate come il device fingerprinting hanno permesso di risalire all'autore. L'episodio esplora le complessità del mantenere l'anonimato online e le implicazioni legali legate ai crimini di odio razziale.