In questo episodio, ho esplorato come le grandi piattaforme social stiano evolvendo da semplici distributori di contenuti a veri e propri editori, capaci di decidere cosa filtrare. Questo cambiamento è stato evidenziato dalla recente decisione di Twitter e Facebook di oscurare o segnalare i contenuti del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ritenuti falsi o fuorvianti riguardo alle elezioni presidenziali.
Ho iniziato discutendo della "provision 230", una legge americana che offre immunità alle piattaforme per i contenuti pubblicati dagli utenti, a patto che non li processino direttamente. Tuttavia, la pressione politica e sociale ha spinto queste piattaforme a schierarsi, verificando attivamente le affermazioni dei politici. Questo è stato particolarmente evidente con Trump, le cui dichiarazioni infondate sui brogli elettorali sono state oscurate o contrassegnate come potenzialmente fuorvianti.
Questo comportamento delle piattaforme solleva questioni critiche: chi controlla i controllori? Affidare a entità private il potere di decidere cosa è vero o falso è problematico, soprattutto considerando il loro crescente potere. Sebbene sia positivo vedere azioni contro la disinformazione, non possiamo delegare completamente questo compito ai social network. La soluzione non è semplice e richiede un delicato equilibrio tra libertà di espressione e controllo dei contenuti.
Ho concluso invitando gli ascoltatori a riflettere su chi dovrebbe avere l'autorità di determinare la verità. Potrebbe essere un tribunale internazionale? Come strutturare un tale organismo? Non ho risposte definitive, ma è essenziale essere preparati a discutere e valutare le proposte future.

In questa Puntata
Le piattaforme social stanno assumendo un ruolo editoriale, silenziando persino il presidente degli Stati Uniti per contenuti ritenuti falsi. Questo fenomeno solleva interrogativi sulla loro autorità e sulla necessità di un equilibrio tra controllo e libertà di espressione. La questione di chi dovrebbe avere il potere di decidere cosa è vero o falso rimane aperta.