Benvenuti a una nuova puntata di Ciao Internet. Oggi voglio parlarvi di un concetto affascinante, quello del "Choice Architect", l'architetto delle scelte. È una figura che ha la capacità di modificare le abitudini di molte persone attraverso piccole decisioni apparentemente insignificanti. Questo concetto, introdotto da Thaler nel suo libro "The Nudge", dimostra come semplici cambiamenti nella disposizione di un ambiente possono influenzare in modo significativo il comportamento delle persone. Un esempio classico è quello di una caffetteria che posiziona cibi più sani in posizione più visibile rispetto a quelli meno sani, influenzando così le scelte alimentari degli studenti.
Oggi, questa potenza di influenzare le scelte è stata ereditata dai social network. Prendiamo Facebook, per esempio, che sta sperimentando il rallentamento della diffusione di alcune notizie, in particolare quelle politiche o che possono essere considerate fake news. La velocità con cui le notizie false si propagano è uno dei problemi principali, poiché spesso riescono a raggiungere milioni di visualizzazioni prima che possano essere verificate o smentite. La strategia di Facebook è quella di ostacolare la viralizzazione organica iniziale, permettendo un maggiore controllo delle notizie.
Il concetto di "slow news", ovvero rallentare la diffusione delle notizie per un controllo più accurato, non è nuovo. Tuttavia, mi preoccupa profondamente l'idea che l'esposizione o la non esposizione a certe informazioni possa influenzare le nostre decisioni. Questo si rifà all'effetto della sola esposizione, dove ciò a cui siamo più esposti determina le nostre scelte. Non si tratta di censura, ma di una sottile manipolazione dell'informazione, una pratica che può avere un impatto devastante sulla manipolazione dei consensi.
Si parla di "perception hacking", ovvero la manipolazione della percezione pubblica. Rallentare la diffusione di un fenomeno virale potrebbe far sembrare che non sia così rilevante come in realtà è. Questo meccanismo, sebbene efficace e a volte necessario, solleva la questione di chi controlla queste scelte e chi assicura che siano fatte in modo etico e trasparente.
La visibilità di un'azione, come la cancellazione di un account o di una notizia, è facilmente percepibile. Ma nascondere o manipolare la visibilità di certe informazioni è molto più sottile e difficile da individuare, ed è questo che mi preoccupa.
Vi invito a riflettere su chi custodisce i custodi dell'informazione nei social media. È un tema che diventa sempre più rilevante nel contesto attuale. Vi ringrazio per avermi ascoltato oggi. Se non siete ancora iscritti, questo è il momento giusto per farlo. Potete trovare ulteriori informazioni e contatti su matteoflora.com. Io sono Matteo Flora e questo è Ciao Internet, dove esploriamo come la rete ci sta cambiando analizzando algoritmi e regole che governano macchine e umani. Grazie mille per essere stati con me oggi.

I contenuti dell'Episodio #779
In questa puntata di Ciao Internet, esploro il ruolo dei "Choice Architects" e discuto di come i social network, come Facebook, stiano diventando i nuovi architetti delle scelte attraverso l'uso di algoritmi per influenzare la diffusione delle notizie. Analizzo le implicazioni della loro capacità di rallentare la propagazione delle fake news e rifletto sulle preoccupazioni legate al controllo della percezione pubblica e alla manipolazione dei consensi.