Corrado Augias, il #phishing e perché il giornalismo muore (e va bene così)

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 09.02.2021

Copertina del video: 812. Corrado Augias, il #phishing e perché il giornalismo muore (e va bene così)

I contenuti dell'Episodio #812

In questo episodio di Ciao Internet, esploro un errore significativo commesso dal noto giornalista Corrado Augas, che ha scambiato una mail di phishing per una comunicazione legittima di Enel, scrivendo un articolo indignato su uno dei principali giornali nazionali. Utilizzo questo episodio come punto di partenza per una riflessione più ampia sulla crisi del giornalismo contemporaneo, evidenziando come la mancanza di attenzione e la presunzione di competenza siano sintomatiche di un problema più grande che affligge l'informazione oggi.
Ciao Internet, sono Matteo Flora e oggi voglio parlarvi di un episodio emblematico che ci racconta molto sullo stato attuale del giornalismo. Tutto è iniziato quando Corrado Augas, un rispettato giornalista, ha scritto un articolo su una disavventura con una mail che credeva provenisse da Enel. In realtà, si trattava di un evidente tentativo di phishing, caratterizzato da errori grammaticali e link non funzionanti. Questo errore, che potrebbe capitare a chiunque, diventa particolarmente significativo quando avviene in un contesto giornalistico, dove il controllo delle fonti e la verifica delle informazioni dovrebbero essere priorità assolute.

Non intendo attaccare Augas personalmente; anzi, lo rispetto molto. Tuttavia, ciò che mi preoccupa è come tale errore sia potuto passare inosservato attraverso i vari livelli di controllo di un giornale di tale importanza. Questo ci porta a chiederci: qual è la qualità dell'informazione che riceviamo se nemmeno le truffe più evidenti vengono riconosciute? E cosa succede quando il giornalismo affronta temi ancora più cruciali come l'economia, la salute e i diritti?

Il problema, secondo me, risiede in un atteggiamento di presunzione che pervade molte redazioni, dove troppo spesso si crede di sapere senza effettivamente verificare. Questo è un esempio classico dell'effetto Dunning-Kruger, dove persone meno competenti si sopravvalutano e finiscono per diffondere disinformazione. La mancanza di una responsabilità oggettiva e di una volontà di scrivere in modo accurato porta a errori che danneggiano la credibilità del giornalismo.

Un altro episodio che sottolinea questo problema è la reazione di Luca Sofri, direttore di un'altra testata, a un commento di Stefano Zanero, esperto di sicurezza informatica. Sofri ha difeso con arroganza un articolo che conteneva consigli errati su come riconoscere le mail di phishing, solo per poi modificarlo successivamente. Questa reazione dimostra un'incapacità di accettare critiche costruttive e una tendenza a proteggere l'ego piuttosto che la verità.

Fortunatamente, ci sono esempi virtuosi di giornalismo che puntano sulla qualità delle informazioni, come Valigia Blu e la newsletter di Carola Frediani, che riescono a finanziare le loro attività attraverso il crowdfunding grazie alla fiducia che hanno costruito con il pubblico. In un mondo in cui la gente perde fiducia nei media tradizionali, queste iniziative dimostrano che la qualità e la trasparenza sono ancora premiate.

Questa puntata vuole essere un invito a riflettere su come il giornalismo possa recuperare il suo ruolo di gatekeeper tra la verità e il pubblico. Deve ritrovare la sua capacità di interpretare e spiegare la realtà, basandosi su fatti verificati e non su presupposti infondati. Sono Matteo Flora, e con le mie competenze in sicurezza informatica e reputazione, vi offro uno sguardo critico su questi e altri temi ogni giorno, qui su Ciao Internet. Grazie per avermi ascoltato e, come sempre, vi invito a iscrivervi ai miei contenuti per continuare a esplorare insieme questi argomenti complessi.