Ciao a tutti, sono Matteo Flora e oggi vi porto nel mondo insidioso della monetizzazione del software attraverso il malware, un argomento che ha recentemente catturato la mia attenzione grazie a due casi emblematici. Il primo riguarda The Great Suspender, un'estensione di Chrome che milioni di utenti, come me, hanno trovato utile per gestire le risorse del browser. Permette di mettere in pausa le schede inattive per risparmiare batteria e potenza di elaborazione. Tuttavia, a fine dello scorso anno, è emerso che questa estensione aveva cambiato proprietario e, con essa, il suo scopo. Nel codice sorgente, sono apparse funzioni per aggiungere banner pubblicitari e deviare comunicazioni, trasformando l'estensione in un malware.
Il secondo caso riguarda un'applicazione di barcode scanner su Android, che, attraverso un aggiornamento, ha iniziato a comportarsi come un malware. Milioni di utenti si sono trovati con un'app che, invece di facilitare la scansione di codici a barre, comprometteva la sicurezza dei loro dispositivi. Questi eventi sollevano la questione della sicurezza e della fiducia nel software che usiamo quotidianamente. Quando un'applicazione cambia proprietà, può facilmente diventare un veicolo per attività malevole, e questo può avvenire senza che gli utenti se ne accorgano immediatamente.
La questione centrale è il modello di business. Molti sviluppatori iniziano con l'idea di offrire un servizio gratuito, ma, quando la pubblicità non è sufficiente a generare profitto, alcuni scelgono di vendere l'applicazione a terzi, che potrebbero non avere scrupoli nell'usarli per scopi dannosi. È un fenomeno che va compreso perché ci dice molto su come il mercato del software stia evolvendo. Gli utenti, spesso restii a pagare per le applicazioni, diventano, in questo modo, merce di scambio.
Per quanto riguarda The Great Suspender, fortunatamente ci sono alternative disponibili che possono sostituire l'estensione senza compromettere la sicurezza. Anche per il barcode scanner, molte piattaforme offrono soluzioni integrate. Ad esempio, su Android, Google Chrome permette di scansionare i QR code direttamente, e la fotocamera dell'iPhone offre la stessa funzionalità.
Questa situazione mette in evidenza la necessità di un business model più sostenibile per le applicazioni, che possa garantire la sicurezza degli utenti e la giusta remunerazione per gli sviluppatori. Alla fine, se non paghi per un prodotto, rischi di essere il prodotto stesso, e questo è un concetto che abbiamo visto ripetersi nel tempo.
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I contenuti dell'Episodio #813
In questo episodio di Ciao Internet, esploro un fenomeno inquietante nel mondo del software: la trasformazione di applicazioni popolari in malware. Racconto due casi recenti che coinvolgono The Great Suspender e un'applicazione di barcode scanner, analizzando come e perché queste app siano diventate veicoli per attività malevole. Discutiamo delle implicazioni di questi eventi e del perché la monetizzazione attraverso malware stia diventando una nuova frontiera per alcuni sviluppatori.