Benvenuti a un nuovo episodio di Ciao Internet, dove oggi ci immergiamo in un concetto affascinante, quello di "Choice Architect", introdotto da Tyler, l'autore di "The Nudge". Questa figura ha la capacità di influenzare il comportamento delle persone attraverso la manipolazione delle scelte disponibili. Non è tanto il fornire un ventaglio di opzioni, quanto piuttosto l'orientare queste opzioni verso un risultato prefissato. Un esempio lampante di questo è stato il quesito posto agli iscritti del Movimento 5 Stelle riguardo al sostegno del governo Draghi.
Il punto cruciale che voglio esaminare oggi è come la formulazione delle domande influenzi le risposte. Quando si è trattato di decidere se sostenere il governo Draghi, la domanda non è stata "Sei d'accordo che il movimento stringa un governo con Draghi?" ma piuttosto un lungo e complesso quesito che includeva dettagli come il "superministero della transizione ecologica". È chiaro che la formulazione della domanda è stata progettata per guidare la risposta verso un sì, piuttosto che lasciare i membri del movimento liberi di scegliere.
Analizziamo pezzo per pezzo la domanda: "Sei d'accordo che il movimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un superministero della transizione ecologica e che difenda i principali risultati ottenuti dal movimento con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?" Già dall'inizio, la lunghezza e la complessità del quesito sono tali da scoraggiare una riflessione approfondita. La menzione di un “superministero” non è supportata da dichiarazioni ufficiali, ma serve a dare l'illusione di un controllo da parte del Movimento 5 Stelle.
Inoltre, la frase "che difenda i principali risultati raggiunti" è un chiaro tentativo di orientare l'opinione dei votanti, insinuando che, votando no, si metterebbero a rischio i successi del movimento. Tuttavia, non viene specificato quali siano questi risultati, né perché non possano essere difesi dall'opposizione.
Il quesito conclude con un riferimento alle "altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi", un'affermazione che non trova riscontro nella realtà politica. Questo tipo di comunicazione è un esempio di deresponsabilizzazione, dove il movimento sembra dire "Non volevamo andare con Berlusconi o Renzi, ma ce l'ha chiesto Draghi".
Questa manipolazione delle informazioni è un esempio perfetto di framing, dove chi controlla quale parte dell'informazione viene mostrata e quale viene omessa, controlla anche le scelte che le persone faranno. Come umani, siamo algoritmi biologici che processano informazioni per costruirci un modello di realtà. Chi controlla le informazioni, controlla le scelte.
Concludendo, vi invito a riflettere criticamente su come le informazioni vengono presentate e a non lasciarvi manipolare. E se apprezzate questi approfondimenti, iscrivetevi alla mia newsletter su mateoflora.com, dove troverete anche corsi gratuiti e il canale Telegram. Io sono Matteo Flora, e con Ciao Internet vi racconto come la rete ci cambia. Alla prossima puntata!

I contenuti dell'Episodio #814
In questo episodio di Ciao Internet, esploro il concetto di "Choice Architect" introdotto da Tyler nel contesto di un evento politico significativo: il quesito posto al Movimento 5 Stelle riguardo al sostegno del governo di Mario Draghi. Analizzo come le informazioni e la loro presentazione possano influenzare le decisioni delle persone, e perché il modo in cui una domanda viene posta sia spesso parte della risposta. Concludo con alcune riflessioni su come queste dinamiche si applicano nella nostra vita quotidiana e nel panorama politico.