Microsoft #Exchange: l'attacco #0day cinese che colpisce decine di migliaia di aziende

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 17.03.2021

Copertina del video: 825. Microsoft #Exchange: l'attacco #0day cinese che colpisce decine di migliaia di aziende

I contenuti dell'Episodio #825

In questo episodio di Ciao Internet, affrontiamo un tema di grande attualità e preoccupazione: una vulnerabilità zero day scoperta in Microsoft Exchange Server, uno dei software di gestione della posta elettronica più diffusi al mondo. Insieme a Stefano Zanero, esperto di cyber security, analizziamo gli attacchi avvenuti e le implicazioni di queste vulnerabilità, esplorando le possibili misure di prevenzione e risposta che le aziende possono adottare.
Ciao a tutti, sono Matteo Flora e oggi vi porto dentro un argomento che ha scosso il mondo della cyber security: la vulnerabilità zero day scoperta in Microsoft Exchange Server. Immaginate di avere una delle più grandi piattaforme di gestione della posta elettronica al mondo, e di scoprire che è stata compromessa da un attacco sponsorizzato da uno stato. Parliamo di almeno 30.000 realtà colpite solo negli Stati Uniti, e oggi ne discutiamo con Stefano Zanero, esperto di cyber security.

La vulnerabilità di cui parliamo è stata scoperta perché qualcuno ha iniziato a sfruttarla, un po' come trovare un ladro in casa. Questo tipo di vulnerabilità, scoperta attraverso l'uso malevolo, non è mai il modo in cui vuoi scoprire un problema di sicurezza. In questo caso, parliamo di una serie di vulnerabilità zero day che hanno permesso agli aggressori di ottenere accesso a server di posta installati on-premise, ovvero direttamente presso le strutture aziendali.

La situazione è delicata, perché Exchange è uno dei software di business più utilizzati al mondo, integrando non solo la gestione della posta elettronica, ma anche calendari e contatti, rendendolo una scelta standard per molte organizzazioni. Tuttavia, la transizione verso soluzioni cloud ha ridotto l'impatto di queste vulnerabilità, poiché molte organizzazioni, comprese grandi aziende come Facebook, hanno scelto di affidarsi a Office 365, un servizio ospitato da Microsoft.

Gli attacchi sono stati registrati per la prima volta intorno al 6 gennaio, con un picco tra il 26 febbraio e il 3 marzo. Questo ha destato i primi allarmi e ha portato a investigazioni approfondite. Gli attacchi hanno sfruttato quattro vulnerabilità diverse, lasciando artefatti visibili che hanno permesso di individuare le compromissioni.

Aftnium, l'attore responsabile, è stato attribuito come state sponsored, probabilmente cinese, con obiettivi non puramente economici. Si ritiene che abbiano mirato a ottenere informazioni strategiche piuttosto che chiedere riscatti.

Discuto con Stefano delle misure che le aziende possono adottare per prevenire tali attacchi. La chiave risiede nell'analisi delle minacce e nell'esternalizzazione delle infrastrutture a fornitori esperti come Microsoft, che possono garantire una risposta tempestiva agli incidenti. La difesa in profondità e il monitoraggio continuo da parte di Security Operation Centers esterni sono essenziali per mitigare i rischi e reagire prontamente a qualsiasi compromissione.

Chiudiamo questa puntata con la consapevolezza che la velocità di reazione è cruciale e che le aziende devono essere preparate per il "quando" e non il "se" subiranno un attacco. Grazie a Stefano per aver condiviso la sua esperienza e a voi per averci seguito in questo approfondimento. Continuate a seguire Ciao Internet per restare aggiornati su questi temi cruciali.