In questo episodio, ho affrontato il tema complesso e delicato della pornografia non consensuale, comunemente nota come revenge porn, ma che in realtà racchiude una gamma più ampia di situazioni. La nostra associazione, Permesso Negato, è stata fondata alla fine del 2019 e da allora ha gestito quasi 4.000 casi, con una crescita esponenziale quest'anno. Un dato interessante è che il 60% delle vittime sono donne e il 40% uomini, sfatando il mito che solo le giovani donne ne siano colpite.
Il fenomeno della pornografia non consensuale è aggravato dal cosiddetto victim blaming, dove la vittima viene colpevolizzata per aver condiviso contenuti intimi in un momento di fiducia. Questo atteggiamento è radicato nella società e rende ancora più difficile il dibattito pubblico su temi come la libertà sessuale e il rispetto della privacy.
Ho sottolineato come la rete abbia trasformato chiunque in un produttore di contenuti, spesso inconsapevolmente, e come questo complichi la normativa e la responsabilizzazione degli individui. Il problema è acuito dalla mancanza di educazione all'empatia e all'affettività, con molti che non percepiscono il danno causato dalla condivisione non consensuale di contenuti.
Nel nostro lavoro, ci scontriamo con tre principali ostacoli. Il terzo ostacolo riguarda le piattaforme digitali, che non sempre rispondono tempestivamente alle richieste di rimozione dei contenuti. Il secondo riguarda la mancanza di educazione alla consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. Il primo ostacolo, il più significativo, è rappresentato dal cattivo giornalismo che, nel tentativo di denunciare il fenomeno, spesso finisce per pubblicizzare i gruppi di condivisione di contenuti illeciti, contribuendo alla loro espansione.
Ho concluso riflettendo su come il vero carnefice, in molti casi, non sia chi condivide i contenuti, ma chi, con una penna o un microfono, amplifica il problema senza considerare le conseguenze delle proprie azioni. È fondamentale che il giornalismo comprenda la responsabilità che ha nel trattare questi temi, per evitare di diventare, involontariamente, complice del fenomeno.

In questa Puntata
La discussione affronta il tema della pornografia non consensuale, evidenziando come il fenomeno sia spesso sottovalutato e mal gestito. Viene analizzata la responsabilità dei media nel diffondere informazioni che possono alimentare il problema, sottolineando l'importanza di un'educazione all'empatia e all'affettività per prevenire tali situazioni. Si evidenzia inoltre il ruolo cruciale delle piattaforme digitali nella gestione e rimozione dei contenuti dannosi.