Oggi, insieme a Guido Scorza, abbiamo affrontato un tema delicato e preoccupante: l'uso dello stalkware nelle relazioni di coppia. Si tratta di software spia che permettono di monitorare digitalmente il partner, spesso senza il suo consenso. Un recente studio ha rivelato dati allarmanti: il 30% delle persone a livello globale ritiene accettabile questa pratica, con il 44% degli italiani che condivide questa opinione. Questo fenomeno solleva gravi questioni sulla privacy e sulla dinamica delle relazioni, dove spesso si rinuncia alla propria riservatezza in nome di una presunta trasparenza.
Abbiamo discusso di come questa accettazione possa derivare da una rassegnazione culturale o da una falsa percezione di sicurezza. La narrazione comune, secondo cui chi non ha nulla da nascondere non deve preoccuparsi della privacy, è stata criticata come una pericolosa semplificazione. Guido ha citato Gabriel García Márquez, sottolineando l'importanza delle tre dimensioni della vita: pubblica, privata e segreta, e come il diritto alla privacy debba proteggere queste sfere.
La conversazione si è poi spostata sui dati specifici del rapporto, che indicano che l'8% degli italiani ha utilizzato tecnologie smart home per monitorare il partner senza consenso. Le ragioni più comuni includono sospetti di infedeltà o coinvolgimento in attività criminali. È emerso che molte persone, anche se consapevoli, accettano di essere monitorate, spesso a causa di pressioni sociali o personali.
Abbiamo esplorato le difficoltà tecniche nel rilevare tali software, poiché spesso sono progettati per essere invisibili e utilizzano metodi sofisticati per evitare il rilevamento. Un consiglio pratico per chi sospetta di essere spiato è quello di resettare il proprio dispositivo e fare attenzione alle autorizzazioni delle app.
Infine, abbiamo discusso delle implicazioni legali di queste pratiche, sottolineando che l'installazione di software di monitoraggio senza consenso è un reato. Tuttavia, il consenso ottenuto in contesti di squilibrio di potere, come nelle relazioni di coppia, può essere problematico e non realmente libero.
L'episodio si è concluso con un appello alla consapevolezza e all'educazione, per garantire che le scelte relative alla privacy siano informate e volontarie. Abbiamo cercato di sollevare il morale, promettendo un argomento più leggero per la prossima settimana, ma sottolineando l'importanza di queste discussioni per promuovere una cultura della privacy più consapevole.
🎙️ Ospite: Guido Scorza, membro del Garante per la protezione dei dati personali, esperto di diritto della privacy.

In questa Puntata
L'episodio esplora l'uso crescente dello "stalkware", software spia utilizzato per monitorare i partner nelle relazioni. Viene analizzata la preoccupante accettazione sociale di queste pratiche, con un focus sulle implicazioni etiche e legali. La discussione evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza e educazione sulla privacy e sull'uso della tecnologia nelle relazioni personali.