Oggi approfondiamo due casi di comunicazione e tecnica che hanno recentemente sollevato polemiche online. Il primo riguarda il presunto tweetbombing contro Luigi Di Maio, nato da un'analisi di Pietro Raffa che sosteneva l'esistenza di migliaia di tweet provenienti da un numero limitato di account, alcuni dei quali situati negli Stati Uniti. Tuttavia, rifacendo l'analisi con strumenti più accurati come Brandwatch, ho scoperto che i dati erano sbagliati: i tweet erano circa 3000, ma provenivano da 1200 autori unici, principalmente dall'Italia. Questo dimostra che non c'era un attacco coordinato da bot, ma piuttosto un gruppo di utenti attivi. L'errore di Raffa è stato probabilmente causato da una fiducia eccessiva nei dati forniti dalla piattaforma utilizzata, senza le necessarie verifiche incrociate.
Il secondo caso riguarda un'immagine di Matteo Salvini con la sua squadra, in cui sembrava che le mascherine fossero state aggiunte in post-produzione. Un'analisi forense delle immagini ha dimostrato che non c'è stata alcuna manipolazione diretta. L'effetto visivo è stato causato da un filtro di nitidezza che, attraverso l'interpolazione dei pixel, ha erroneamente aggiunto dettagli facciali sulle mascherine. Questo è un esempio di come l'intelligenza artificiale, utilizzata nei filtri fotografici, possa talvolta generare risultati imprevisti a causa di un addestramento inadeguato con immagini di persone che indossano mascherine.
Questi casi illustrano l'importanza di un'analisi critica dei dati e delle immagini, soprattutto quando si tratta di fenomeni di disinformazione online. È fondamentale non solo fidarsi degli strumenti, ma anche verificare e comprendere i limiti delle tecnologie utilizzate.
In questa Puntata
L'episodio esplora due casi di disinformazione online: il presunto tweetbombing contro Luigi Di Maio e un'immagine manipolata di Matteo Salvini. Il primo caso viene smentito attraverso un'analisi dei dati che rivela un uso errato delle piattaforme di monitoraggio social, mentre il secondo caso è spiegato come un errore di interpolazione causato da filtri di nitidezza delle immagini.