Cryptovalute e GUERRA in Ucraina: cosa c'è da sapere

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 01.03.2022

Copertina del video: 962. Cryptovalute e GUERRA in Ucraina: cosa c'è da sapere

I contenuti dell'Episodio #962

In questa puntata di "Ciao Internet", ho avuto il piacere di ospitare Marco Tullio Giordano e Stefano Capaccioli per una discussione approfondita su un tema quanto mai attuale: le criptovalute nel contesto di guerra. Abbiamo esplorato come queste tecnologie stiano rivoluzionando il modo in cui le transazioni avvengono in situazioni di conflitto, affrontando questioni di evasione dei blocchi economici e supporto umanitario. Un dialogo stimolante che vi invito a seguire per comprendere meglio le dinamiche globali e le implicazioni delle criptovalute.
Benvenuti a un episodio speciale di "Ciao Internet", dove oggi affrontiamo un argomento di grande attualità: il ruolo delle criptovalute nel contesto della guerra. In collaborazione con 42 Law Firm, di cui sono partner, ho invitato Marco Tullio Giordano, anch'egli partner dello studio, e Stefano Capaccioli, un esperto di criptovalute che si è recentemente unito a noi come off-counsel.

Abbiamo iniziato la nostra discussione analizzando come le criptovalute possano diventare un mezzo di scambio alternativo in un'economia di guerra, dove le istituzioni finanziarie tradizionali possono essere compromesse. Stefano ha sottolineato come le criptovalute disintermediano e decentralizzano, eliminando la necessità di un ente centrale e permettendo alle persone di mantenere l'accesso alla loro ricchezza anche in situazioni di conflitto.

Marco Tullio ha portato alla nostra attenzione il caso della Russia, che ha dichiarato Bitcoin valuta legale poco prima dell'inizio del conflitto, una mossa che potrebbe essere stata strategica in previsione delle sanzioni. Questo ha sollevato interrogativi su come le criptovalute possano essere utilizzate per aggirare le restrizioni economiche imposte dalla comunità internazionale.

Abbiamo poi discusso delle proteste dei camionisti in Canada e di come le criptovalute siano state usate per aggirare i blocchi governativi dei conti bancari. Questo scenario ha messo in evidenza la scarsa comprensione delle tecnologie blockchain da parte delle istituzioni, una lacuna che richiede urgente attenzione e studio.

Stefano ha inoltre evidenziato un aspetto cruciale: le criptovalute nascono incensurabili, il che potrebbe proteggere i patrimoni anche in caso di invasioni e cambiamenti di potere. Tuttavia, ha avvertito che quando si utilizzano wallet custodial, si ricade nei vecchi paradigmi centralizzati, perdendo le protezioni offerte dalla decentralizzazione.

Abbiamo concluso la discussione riflettendo su come le criptovalute possano cambiare non solo il panorama finanziario ma anche quello sociale, introducendo un nuovo modo di pensare alle transazioni e alla proprietà in contesti di crisi. Le implicazioni sono vaste e continueranno a evolvere, rendendo questo un tema da monitorare attentamente nei mesi e anni a venire.