992. 1.000.000 di morti per Pandemia? No, solo il Ministero della Sanità non conosce la sicurezza!

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 14.04.2022

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In questa Puntata

Una grave falla di sicurezza al Ministero della Salute ha permesso a chiunque di inserire dati falsi sui posti letto occupati durante la pandemia, utilizzando un semplice form su SurveyMonkey. Parallelamente, un kartista russo è stato escluso dalle competizioni per un gesto nazista durante una premiazione, sollevando questioni sulla gestione delle conseguenze delle azioni personali. Infine, un nuovo caso di spyware collegato a servizi segreti americani mette in evidenza la crescente minaccia della raccolta dati da parte di terze parti.
Inizio con una riflessione sulla reputazione, prendendo come esempio Artyom Severyukin, un kartista russo che ha compromesso la sua carriera facendo un saluto nazista durante una premiazione. Il suo gesto, derubricato da alcuni come una semplice ragazzata, ha avuto conseguenze immediate: il suo team ha rescisso il contratto e la federazione ha avviato un'inchiesta. Questo dimostra come le azioni, anche quelle considerate scherzi, possano avere ripercussioni reali e durature, specialmente in un contesto storico delicato.

Passo poi a una questione di sicurezza informatica che ha coinvolto il Ministero della Salute italiano. Una circolare pubblicata online conteneva un link a un form su SurveyMonkey, una piattaforma americana di creazione di sondaggi, attraverso il quale chiunque poteva inserire dati sui posti letto ospedalieri. Questo rappresenta un rischio enorme per l'integrità dei dati sanitari, poiché chiunque poteva manipolare le informazioni, influenzando potenzialmente le decisioni strategiche durante la pandemia. La scelta di utilizzare SurveyMonkey è particolarmente criticabile, dato che trasferisce dati sensibili a server americani, violando le normative europee sulla privacy.

Infine, discuto di un nuovo caso di spyware scoperto su Google Play Store. Diverse applicazioni contenevano un codice malevolo che raccoglieva dati personali degli utenti, come posizione, email e password, inviandoli a server collegati con la National Security Agency americana. Questo caso evidenzia una tendenza preoccupante: la raccolta di dati da parte di terze parti, spesso venduti a governi e agenzie di intelligence. È fondamentale che i legislatori intervengano per regolamentare queste pratiche e proteggere la privacy degli utenti.

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