Oggi abbiamo affrontato un tema cruciale: il legittimo interesse come base giuridica per il trattamento dei dati personali, con un focus particolare su TikTok. Recentemente, TikTok ha annunciato l'intenzione di modificare la base giuridica per mostrare annunci personalizzati, passando dal consenso degli utenti al legittimo interesse. Questo significa che, a partire dal 13 luglio, TikTok intende utilizzare i dati degli utenti per pubblicità personalizzata senza richiedere il loro consenso esplicito.
Il legittimo interesse è una delle basi giuridiche previste dal GDPR per il trattamento dei dati personali. Tuttavia, non è sufficiente dichiarare un legittimo interesse; è necessario dimostrare che questo interesse prevale sul diritto alla privacy degli utenti. In caso di opposizione, l'utente ha il diritto di contestare il trattamento, e il titolare deve rivedere la sua valutazione.
Nel contesto di TikTok, il Garante della Privacy italiano ha espresso dubbi sulla validità del legittimo interesse come base per la pubblicità personalizzata. TikTok ha dichiarato che utilizzerà anche dati raccolti dai dispositivi degli utenti, come il modello del dispositivo, i file di log, la posizione e altro. Questi dati rientrano sotto la direttiva ePrivacy, che richiede il consenso esplicito degli utenti. Pertanto, il Garante ha avvertito TikTok che l'uso di questi dati senza consenso potrebbe violare la normativa.
Ora, la palla è nel campo di TikTok, che deve decidere se procedere con il cambiamento o rivedere la sua posizione. Potrebbe scegliere di escludere i dati raccolti dai dispositivi o di sospendere l'aggiornamento della privacy policy. In ogni caso, è fondamentale che gli utenti siano informati dei loro diritti e delle modalità per opporsi alla pubblicità personalizzata.
Abbiamo sottolineato l'importanza di tenere gli occhi aperti e di essere consapevoli delle richieste di dati personali. Gli utenti dovrebbero sapere che possono opporsi al trattamento dei loro dati e continuare a utilizzare la piattaforma senza subire conseguenze negative. Questo è un aspetto cruciale del GDPR, che non è nemico del profitto, ma richiede che il trattamento dei dati avvenga nel rispetto delle regole.
🎙️ Ospite: Guido Scorza, un quarto di Garante, esperto in protezione dei dati personali e regolamentazione della privacy.

In questa Puntata
Il Garante della Privacy italiano solleva dubbi sulla legittimità dell'uso del legittimo interesse da parte di TikTok per la pubblicità personalizzata. La questione riguarda l'utilizzo dei dati degli utenti senza consenso esplicito, con il Garante che avverte TikTok del potenziale conflitto con la normativa europea. La decisione finale spetta a TikTok, ma l'autorità italiana sottolinea l'importanza del consenso, soprattutto per i dati raccolti direttamente dai dispositivi degli utenti.