Ariel, la Sirenetta, ha cambiato colore. E non c'entra il Politically Correct

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 14.09.2022

Copertina del video: 1062. Ariel, la Sirenetta, ha cambiato colore. E non c'entra il Politically Correct

I contenuti dell'Episodio #1062

In questo episodio di Ciao Internet, affrontiamo la polemica scatenata dal nuovo live action della Disney, "La Sirenetta", e dalla scelta di una protagonista di colore. Analizzo le reazioni del pubblico, cercando di capire le radici di queste critiche e mettendo in evidenza l'importanza della rappresentanza e della rappresentatività nei media. Mi soffermo su come le dinamiche del politicamente corretto e del marketing influenzino tali decisioni e invito tutti a riflettere sul reale impatto di queste scelte sul pubblico più giovane.
Ciao Internet, sono Matteo Flora e oggi vi parlo della polemica del momento: la nuova interpretazione cinematografica de "La Sirenetta", un film che sta facendo discutere non tanto per la qualità della pellicola, quanto per la scelta di casting. La protagonista è stata interpretata da un'attrice di colore e, come prevedibile, questo ha scatenato una valanga di commenti negativi da parte di chi si appella alla fedeltà filologica della storia originale di Hans Christian Andersen. La Sirenetta, nella fiaba originale, è descritta con la pelle bianca, i capelli rossi e gli occhi azzurri. Eppure, mi chiedo se queste caratteristiche siano davvero così fondamentali nel 2023 e se la rappresentazione non possa invece evolvere insieme alla società.

Ho esitato a registrare questo episodio, ma alla fine ho deciso di farlo, perché è importante affrontare queste discussioni. Ci sono stati precedenti in cui il cambiamento di etnia dei personaggi non ha sollevato polemiche simili, come nel caso di Jason Momoa nei panni di Aquaman. Eppure, quando il cambiamento va verso una maggiore inclusività etnica, le reazioni diventano spropositate. Questo mi ha portato a riflettere su come il politicamente corretto venga percepito e su cosa realmente muova le scelte di casting di grandi produzioni come la Disney.

Il video che vi mostro durante il podcast evidenzia quanto sia importante la rappresentanza: vedere una principessa che assomiglia a te può avere un impatto enorme sulla percezione di sé, specialmente per le bambine di colore che si vedono raramente riflessi in ruoli così iconici. È una questione di identità, di sentirsi parte di qualcosa di più grande e di sapere che anche tu puoi essere la protagonista della tua storia.

L'ironia è che la fedeltà alla storia originale viene tirata in ballo solo quando fa comodo, mentre altre libertà creative vengono accettate senza battere ciglio. La vera domanda è: quanto ci importa davvero della "fedeltà filologica" quando si tratta di favole? E quanto invece ci stiamo aggrappando a concetti obsoleti che non riflettono più la nostra società? Se il colore della pelle di una sirena immaginaria è il tuo più grande problema, forse è il momento di riconsiderare le tue priorità.

Infine, invito chi si sente offeso dalla sirenetta di colore a guardare oltre e a capire che il mondo è pieno di diversità. Questa diversità non è un attacco alla nostra cultura, ma un arricchimento. Se non riesci a vedere oltre questo cambiamento, forse sei l'incarnazione del termine "boomer" in senso spregiativo. E, sinceramente, è ora di andare oltre queste polemiche e iniziare a discutere di cose più importanti.