L'episodio di oggi parte da un episodio apparentemente banale su Twitter, ma che si è rivelato essere un caso da manuale di cattiva gestione della comunicazione aziendale e personale. Tutto inizia quando Halley, un dipendente di Twitter, si rivolge direttamente a Elon Musk, chiedendogli educatamente se è ancora un dipendente dell'azienda, visto che da nove giorni gli è stato tagliato l'accesso al computer e l'ufficio del personale non riesce a dargli una risposta chiara. La situazione è già di per sé assurda, ma viene ulteriormente complicata dalla reazione di Elon Musk.
Musk chiede a Halley di spiegare che tipo di lavoro svolgeva, nonostante quest'ultimo fosse vincolato da un patto di riservatezza. Con il permesso di Musk, Halley descrive il suo ruolo, che coinvolge il coordinamento del design all'interno dell'azienda. Tuttavia, Musk, nel suo tipico disprezzo per chi non scrive codice, minimizza l'importanza del lavoro di Halley, facendolo passare per inutile.
Le cose degenerano quando Musk pubblicamente ridicolizza Halley, accusandolo di fingere una disabilità per lavorare il meno possibile. Questa accusa, priva di fondamento, scatena una serie di reazioni negative, non solo da parte del pubblico, ma anche da parte di uno degli utenti con cui Musk interagisce spesso su Twitter. Il fatto che Halley sia una figura pubblica rispettata in Islanda, insignito di onorificenze per il suo impegno sociale e civico, rende le accuse di Musk ancora più infondate e gravi.
Halley, infatti, non è ricco di famiglia come Musk suggerisce, ma ha guadagnato i suoi soldi vendendo una rinomata agenzia di design a Twitter. Anziché capitalizzare subito i guadagni, ha scelto un pagamento dilazionato per pagare più tasse in Islanda, dimostrando un forte senso di responsabilità civile. Questo dettaglio, unitamente alla sua condizione di salute pubblicamente verificabile in Islanda, mette in evidenza quanto poco Musk si sia informato prima di denigrarlo pubblicamente.
La situazione raggiunge il culmine con le scuse di Musk, che sono chiaramente scritte da un avvocato. Musk si scusa per il "misunderstanding" e non per le accuse e le insinuazioni infamanti. Questa ammissione è un tentativo di evitare conseguenze legali, dato che Halley potrebbe facilmente portare la questione in tribunale.
La vicenda si chiude con Musk che annuncia di aver parlato con Halley tramite videochiamata, ammettendo che una comunicazione più diretta è più efficace rispetto ai tweet. Questa realizzazione ironica arriva dopo aver speso miliardi per acquistare la stessa piattaforma che ha usato in modo inappropriato per affrontare questioni così delicate.
In conclusione, questo caso dimostra l'importanza della gestione delle persone e della comunicazione sensibile, specialmente in situazioni di crisi. È un esempio di come non gestire la reputazione personale e aziendale, e sottolinea l'importanza di un approccio più umano e informato nella leadership. Vi invito a riflettere su questi aspetti e a unirvi a noi nel nostro gruppo per discutere di questi e altri temi nel mondo IT e della comunicazione di crisi.

I contenuti dell'Episodio #1126
In questo episodio di Ciao Internet, esploro il clamoroso scambio su Twitter tra Elon Musk e Haraldur "Halley" Thorleifson, un dipendente di Twitter con una storia straordinaria. Scoprirete come una semplice richiesta di chiarimento da parte di Halley si è trasformata in una gigantesca crisi di comunicazione, culminata in scuse di pessima qualità da parte di Elon Musk. Analizzo l'intera vicenda, mettendo in luce le implicazioni legali, sociali e comunicative di questo scontro pubblico.