Il Garante ancora contro ChatGPT? Notificato a OpenAI atto di contestazione...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 29.01.2024

Copertina del video: Il Garante ancora contro ChatGPT? Notificato a OpenAI atto di contestazione... #1210

I contenuti dell'Episodio #1210

In questa puntata di "Ciao Internet", affronto con il mio ospite Giuseppe Vaciago, avvocato e socio di 42 Law Firm, le nuove contestazioni mosse dal Garante della Privacy nei confronti di OpenAI. Esploriamo le implicazioni legali e le possibili conseguenze di queste azioni, cercando di capire quali sono le criticità sollevate e come potrebbero evolvere. Inoltre, riflettiamo su come queste vicende possano influenzare il futuro dell'intelligenza artificiale, sia a livello nazionale che internazionale.
Oggi parliamo di un tema caldo: le nuove contestazioni del Garante della Privacy contro OpenAI. Questa non è la prima volta che il Garante prende di mira OpenAI, una storia iniziata già a marzo dell'anno scorso con un provvedimento che ha segnato un punto di svolta. Insieme a Giuseppe Vaciago, mio socio in 42 Law Firm, analizziamo le tre domande cruciali: cosa viene contestato, cosa rischia OpenAI e se ci sarà un nuovo blocco.

Iniziamo col chiarire che il Garante ha emesso un atto di contestazione reso pubblico, il che è abbastanza inusuale. Normalmente, infatti, viene reso pubblico solo l'atto di sanzione. Ciò potrebbe essere visto come un modo per dimostrare che le problematiche non sono state dimenticate, oppure come un atto di trasparenza nei confronti del pubblico.

Le contestazioni principali riguardano la mancanza di un’informativa adeguata, l’assenza di una base giuridica appropriata, l’inesattezza dei dati trattati e la verifica dell'età degli utenti. Quest'ultimo punto è particolarmente delicato, considerando che molte piattaforme adottano metodi di verifica deboli.

Un altro aspetto critico è l'uso di dati di training senza consenso, una questione che si intreccia con problemi di diritto d'autore, come dimostra l'azione legale del New York Times contro OpenAI. Questo solleva interrogativi sulla legittimità dei dati utilizzati per addestrare modelli di intelligenza artificiale.

Passando alle sanzioni, OpenAI rischia multe fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato globale. E con Microsoft nel gioco, il contesto è cambiato rispetto all'anno scorso, rendendo uno scenario di blocco più complesso.

Infine, la questione si inserisce in un contesto europeo più ampio, con il Garante che coordina le sue azioni con una task force speciale. Questo suggerisce che le azioni contro OpenAI potrebbero avere ripercussioni a livello continentale, in vista del nuovo regolamento europeo sull'intelligenza artificiale.

Concludiamo riflettendo su come l’Italia stia attirando l’attenzione globale, sia per i successi sportivi come quello di Sinner, sia per il ruolo centrale in queste vicende legali. Il 2024 si prospetta un anno interessante, per usare un eufemismo, e vi invito a seguirci nei prossimi episodi per ulteriori aggiornamenti su questo tema dinamico e complesso.