La super multa da 15 milioni a OpenAI-ChatGPT spiegata bene (con Guido Scorza) #1356

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 20.12.2024

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In questa Puntata

OpenAI ha ricevuto una sanzione dal garante per il trattamento dei dati personali in Europa, in particolare per un data breach non notificato correttamente e per l'assenza di una base giuridica chiara per il trattamento dei dati. Inoltre, sono stati evidenziati problemi di trasparenza nella privacy policy e nella verifica dell'età degli utenti, con implicazioni significative per la protezione dei minori e l'accuratezza dei dati generati.
Il 20 marzo 2023, OpenAI ha subito un data breach che ha esposto conversazioni private e dati di utenti premium, compresi i dettagli parziali delle carte di credito. Nonostante la notifica all'autorità irlandese, OpenAI non ha comunicato tempestivamente l'incidente a tutte le autorità europee, come richiesto dal GDPR. Questo ritardo ha impedito un intervento immediato.

Un altro aspetto critico è la mancanza di una base giuridica chiara per il trattamento dei dati personali da parte di OpenAI. L'azienda ha utilizzato i dati per addestrare i suoi modelli senza individuare previamente una base legale adeguata, come il consenso o il legittimo interesse. Gli interessati non sono stati informati adeguatamente e non hanno potuto esercitare i loro diritti.

La privacy policy di OpenAI è stata giudicata insufficiente, con informazioni incomplete sul trattamento dei dati dei non utenti e disponibile solo in inglese. Mancavano dettagli sui dati trattati e sulle finalità specifiche. Questo ha sollevato dubbi sulla trasparenza verso gli utenti e, soprattutto, i non utenti.

Un altro punto focale riguarda i minori. OpenAI non ha implementato sistemi efficaci per verificare l'età degli utenti, esponendo i minori di 13 anni a contenuti inappropriati. Sebbene siano stati introdotti meccanismi di autodichiarazione, questi risultano facilmente aggirabili e non garantiscono una protezione adeguata.

Infine, la generazione di dati inesatti da parte di ChatGPT rappresenta un problema significativo. Gli output possono includere informazioni personali inesatte o false, e i sistemi di segnalazione e correzione implementati da OpenAI sono stati giudicati inefficaci.

Il provvedimento del garante include una sanzione pecuniaria e l'imposizione di misure correttive, come l'implementazione di sistemi affidabili per la verifica dell'età e una campagna informativa sui diritti degli utenti e dei non utenti. Inoltre, la competenza è stata trasferita all'autorità irlandese, che continuerà l'istruttoria.

Il dialogo tra il garante e OpenAI ha dimostrato un atteggiamento collaborativo da parte dell'azienda, che ha cercato di migliorare le sue pratiche. Tuttavia, restano sfide significative, in particolare per quanto riguarda l'equilibrio tra innovazione e diritti degli utenti.

🎙️ Ospite: Guido Scorza, membro del garante per la protezione dei dati personali, esperto di diritto della privacy.