ChatGPT a 20.000 dollari al mese?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 10.03.2025

Copertina del video: ChatGPT a 20.000 dollari al mese? #1381

I contenuti dell'Episodio #1381

Mi chiamo Matteo Flora e in questa puntata di Ciao Internet esploro l'idea di pagare 20.000 euro al mese per un accesso a ChatGPT. Sembra folle, vero? Ma c'è una logica dietro questa cifra e riguarda il valore comparativo con il lavoro umano. Discutiamo di come l'intelligenza artificiale stia evolvendo verso sistemi super-umani e di cosa questo significhi per le aziende e il mercato del lavoro. È una riflessione su quanto siamo pronti a investire in tecnologia avanzata e su chi potrà permetterselo.
Benvenuti a una nuova puntata di Ciao Internet. Sono Matteo Flora e oggi affronteremo un tema che potrebbe sembrare assurdo: pagare 20.000 euro al mese per un accesso a ChatGPT. Ma c'è una ragione precisa dietro questa cifra apparentemente esorbitante. Stiamo assistendo a una nuova rivoluzione nell'ambito dell'intelligenza artificiale, con lo sviluppo di agenti AI specializzati che potrebbero giustificare un tale investimento. TechCrunch ha riportato che questi bot avanzati potrebbero costare fino a 20.000 dollari al mese. Ma cosa fanno esattamente? Si tratta di una versione evoluta dei deep search, in grado di effettuare centinaia di richieste simultanee, analizzare fonti, verificare i dati e restituire risultati altamente dettagliati e specifici.

Durante la nostra live di settimana scorsa, abbiamo discusso di queste capacità nella nostra sessione DeepSeek numero 7. Il costo di 20.000 dollari potrebbe sembrare elevato, ma se consideriamo il valore aggiunto rispetto alle capacità umane, la prospettiva cambia. Alcune persone, me compreso, ritengono che già spendere 200 dollari al mese per ChatGPT Pro sia giustificato, dato che può far risparmiare tempo e denaro nel lavoro quotidiano. L'idea alla base di questi nuovi agenti AI è di offrire un servizio che equivalga al lavoro di un PhD, un dottore di ricerca, ma a un costo inferiore rispetto a quello che un'azienda pagherebbe per un ricercatore con tali competenze.

Negli Stati Uniti, un ricercatore potrebbe costare fino a 450.000 dollari all'anno. Questa tecnologia permetterebbe di pagare la metà per un servizio disponibile in qualsiasi momento, per qualsiasi necessità. È un approccio innovativo alla determinazione dei prezzi, basato sul valore relativo fornito piuttosto che sul semplice costo di produzione. Tuttavia, l'introduzione di tali sistemi presenta delle sfide, poiché siamo abituati a valutare i software in base al loro costo orario o giornaliero. Qui, invece, si valuta il servizio in base al valore di un lavoro umano equivalente.

In Europa, il panorama è diverso. Le aziende potrebbero non essere pronte a investire così tanto, anche se il vantaggio competitivo offerto da questi agenti AI potrebbe essere significativo. Le grandi aziende, quelle che possono permetterselo, saranno le principali beneficiarie, ampliando il divario con le concorrenti più piccole. Inoltre, si pone la questione di come le aziende europee possano competere in un mercato dominato da pochi grandi player.

In conclusione, ci troviamo di fronte a una svolta tecnologica che potrebbe cambiare il modo in cui concepiamo il lavoro e il valore delle risorse umane. È un momento di riflessione per capire se siamo pronti a integrare tali tecnologie nelle nostre aziende e quali passi intraprendere per prepararci al futuro. Sono curioso di sapere cosa ne pensate voi. Fatemi sapere nei commenti e ci vediamo stasera alla live!