NAPOLI, LA MAGLIA CON L'ERRORE: Genialata di Marketing o Elogio dell'Incompetenza?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 04.08.2025

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In questa Puntata

Un errore di ortografia su una maglia celebrativa del centenario del Napoli diventa il fulcro di un caso di gestione della crisi. La scelta del club di trasformare un difetto in un valore attraverso una narrazione di marketing mette in luce una tendenza sociale preoccupante: la normalizzazione dell'incompetenza e la fuga dalle responsabilità. Questa vicenda riflette un più ampio fenomeno di post-verità nei prodotti e nella comunicazione.
In questo episodio, esploro un caso emblematico di gestione della crisi che coinvolge una maglia del Napoli, realizzata in collaborazione con EASET e Armani, per celebrare il centenario del club. L'etichetta di autenticità presenta un errore ortografico: "authentic" è scritto "authentic". Questo refuso, su un prodotto di punta venduto a un prezzo elevato, diventa rapidamente virale, suscitando l'ironia dei tifosi e degli avversari.

Valentina De Laurenti, responsabile marketing del club, decide di non correggere l'errore, ma di trasformarlo in un valore aggiunto, sostenendo che rende le maglie più umane e uniche. Questa scelta è un esempio di reframing, una tecnica di gestione della crisi che cerca di ridefinire il problema piuttosto che affrontarlo direttamente. Invece di ammettere un errore e correggerlo, si propone una narrazione che celebra l'errore come un'opportunità di crescita personale.

Analizzo questa strategia attraverso la lente delle scienze comportamentali, evidenziando come tenti di ridurre la dissonanza cognitiva tra l'immagine di un brand premium e un errore da dilettanti. La narrazione proposta ricorda il concetto giapponese di kintsugi, ma manca la componente di riparazione e resilienza, risultando in un giustificazionismo che svilisce la qualità e l'attenzione al dettaglio.

Questo approccio riflette una tendenza più ampia nella società e nella politica: la normalizzazione dell'incompetenza e la fuga dalle responsabilità. Se un errore palese può essere trasformato in un valore, quale sarà il prossimo passo? Accetteremo che un'intelligenza artificiale razzista sia considerata più umana o che un'auto difettosa venga venduta come un invito a vivere al massimo?

Critico l'uso dei giovani come scudo retorico, una manovra manipolatoria che sottintende una sfiducia verso la loro intelligenza. La storia di questa maglia è un sintomo di un mondo in cui ammettere un errore è diventato così costoso da preferire narrazioni assurde. Invito a riflettere su dove ci porterà questa tendenza e quale sarà il confine tra marketing creativo e presa in giro.