Sulla pelle di Charlie Gard: come la Propaganda lo sta usando

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 03.07.2017

Copertina del video: 204. Sulla pelle di Charlie Gard: come la Propaganda lo sta usando

I contenuti dell'Episodio #204

Ciao Internet! In questo episodio, mi immergo nel complesso e delicato caso di Charlie Gard, un bambino affetto da una rara malattia mitocondriale. Attraverso una riflessione personale, esploro le sfide legali, etiche e propagandistiche che circondano questa vicenda, mettendo in luce come differenti fazioni abbiano strumentalizzato il caso per promuovere le proprie ideologie.
Nelle ultime 48 ore, ho dedicato molto tempo alla lettura sulla propaganda attorno al caso di Charlie Gard, un tema di grande attualità e complessità. Charlie è uno dei 16 bambini al mondo affetti da deperimento mitocondriale, una condizione che compromette la funzione dei mitocondri, portando a una paralisi progressiva e danni cerebrali permanenti. Al centro di una battaglia legale tra i suoi genitori, che desiderano tentare una cura sperimentale negli Stati Uniti, e i tribunali inglesi, che hanno deciso di interrompere il supporto vitale, il caso ha sollevato questioni difficili e dolorose.

È chiaro che Charlie sta morendo e che la cura proposta, mai testata nemmeno sugli animali, offre scarse possibilità di successo. Anche il medico americano e un team spagnolo indipendente, incaricato dal tribunale inglese, concordano sulla prognosi sfavorevole. Inoltre, anche se la cura fosse miracolosa, i danni cerebrali irreversibili di Charlie non potrebbero essere sanati.

In questo contesto, la sofferenza di Charlie è innegabile, ma impossibile da quantificare a causa della sua completa paralisi. La battaglia legale ha raggiunto la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, che ha confermato la correttezza delle decisioni britanniche, senza trovare manipolazioni evidenti nel processo.

La vera questione interessante è come questo caso sia stato utilizzato da tre diverse fazioni per fini propagandistici. La prima ideologia è quella cattolica, che sostiene la vita a ogni costo. Viene promossa da articoli che parlano della santità della vita umana, ignorando la qualità della vita e i danni irreversibili subiti da Charlie. Questo attacco si estende anche a Papa Francesco, visto come progressista da frange più oltranziste della Chiesa.

La seconda vena propagandistica è l'anti-europeismo, rappresentato da figure come Beppe Grillo, che critica l'Europa per la sua presunta inefficacia nel caso di Charlie, dimostrando una comprensione errata delle funzioni della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Anche Matteo Renzi si inserisce in questo discorso, oscillando tra europeismo critico e populismo, mettendo in dubbio le decisioni scientifiche a favore di un'emotività populista.

Infine, il terzo tema di propaganda è il populismo puro, che sfrutta il dolore della famiglia Gard e attacca la scienza. Matteo Salvini rappresenta questa narrativa, criticando la decisione di non permettere a Charlie di morire a casa, ignorando le implicazioni mediche e il dolore del bambino.

Questi tre filoni di propaganda dimostrano come il caso di Charlie Gard sia stato manipolato per scopi ideologici, distaccandosi dai fatti e dalle realtà scientifiche. È essenziale osservare queste dinamiche con un certo distacco emotivo per comprendere come avvengono tali manipolazioni. Grazie per aver ascoltato e, come sempre, state parati.