No, Facebook NON HA "ucciso" una intelligenza artificiale fuori controllo...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 02.08.2017

Copertina del video: 226. No, Facebook NON HA

I contenuti dell'Episodio #226

Ciao Internet, oggi vi parlo di una notizia che ha fatto il giro del web: "Facebook è costretto a spegnere un'intelligenza artificiale perché inizia a parlare una lingua incomprensibile". Spoiler: è una bufala. In questo episodio vi spiego cosa è successo realmente e perché i media sembrano sempre più interessati alle fake news piuttosto che alla verità.
Sono in vacanza da meno di 24 ore e già sono qui a rispondere a una serie di inesattezze che circolano in rete. L'articolo che potreste aver visto ovunque sostiene che Facebook ha spento un'intelligenza artificiale perché ha iniziato a comunicare in una lingua incomprensibile. Non siamo vicini a Skynet, e sì, è una bufala.

Facciamo chiarezza: Facebook sta lavorando su intelligenze artificiali con l'obiettivo di migliorare le capacità di negoziazione automatica. In pratica, si tratta di sistemi che devono riuscire a contrattare per raggiungere un obiettivo comune, che può essere la divisione di un array, la distribuzione di libri, cioccolatini o qualsiasi altra cosa. Queste intelligenze artificiali sono modellate sugli esseri umani e, in alcuni compiti specifici, si sono dimostrate più abili dei mediatori umani.

Il problema è sorto quando le due intelligenze hanno iniziato a comunicare tra loro in una sorta di linguaggio ottimizzato, non previsto nel training iniziale. Nessuno aveva inserito un incentivo affinché mantenessero un linguaggio simile a quello umano. Quindi, per migliorare l'efficienza della comunicazione, hanno iniziato a usare un loro codice, come ripetere più volte la parola "the" per indicare un numero di elementi.

Facebook ha deciso di sospendere l'esperimento non perché le intelligenze stessero conquistando il mondo, ma perché l'obiettivo non era creare un sistema transattivo tra intelligenze artificiali, bensì con esseri umani. Un sistema che comunica in un codice incomprensibile è inutile per il business.

La lezione qui è che i media, e in particolare quelli italiani, sembrano prediligere notizie sensazionalistiche e fake news rispetto alla verità. Dobbiamo abituarci a questo? Forse, ma è importante che chi si accorge di queste inesattezze lo segnali. Scrivete ai giornalisti, inviate loro link affidabili, condividete articoli di debunking come quello di Paolo Attivissimo. Nel frattempo, vi auguro buone vacanze ed estote parati.